Belluno, guida l’auto di mamma con la patente del motorino: multa e fermo della vettura
La polizia ha effettuato controlli lungo le strade: le Volanti hanno denunciato un secondo conducente perchè ubriaco al volante

Poco più che maggiorenne guida l’auto di mamma: peccato che non avesse che la patente per portare i ciclomotori, che non è proprio la stessa cosa. Così dopo il controllo della Volante della polizia, l’auto è stata posta in fermo amministrativo per tre mesi mentre il rischio è il dover pagare una sanzione che va dagli oltre cinquemila euro ai 30mila e mezzo. Un bel guaio.
Oltre al ragazzo, la Volante ha anche fermato un altro automobilista pizzicato invece ebbro al volante: per quest’ultimo è scattata addirittura la denuncia alla magistratura e il ritiro della patente, in quanto il tasso alcolemico registrato dalla strumentazione era più del doppio del consentito.
I due episodi sono il frutto di alcuni controlli effettuati dalle Volanti della Questura di Belluno lungo le direttrici di percorrenza e che miravano anche al rispetto delle norme del Codice della Strada.
Il caso del ragazzo senza patente è scaturito da un controllo casuale fatto dalla polizia: il giovane poco più che maggiorenne guidava l’auto della madre con la sola patente di categoria AM, quella per i ciclomotori, senza aver mai conseguito la patente B. Gli accertamenti hanno indotto gli agenti a contestare al ragazzo la violazione amministrativa prevista dall’art. 116 del Codice della Strada che prevede una sanzione amministrativa da 5100,00 a 30599,00 € e il fermo amministrativo dell’auto per 3 mesi.
L’altro conducente invece ha attratto l’attenzione della pattuglia per una guida piuttosto incerta. Dopo aver intimato l’alt, la Volante ha proceduto alla verifica delle condizioni psicofisiche del soggetto alla guida, che risultava positivo all’accertamento preliminare sull’assunzione di sostante alcoliche. Il successivo test con l’etilometro confermava che quel conducente si era posto alla guida in stato di ebrezza alcolica con valori superiori al doppio del consentito per legge. Immediata la denuncia alla magistratura per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada ed il ritiro della patente.
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