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Il padre del movimento della palla ovale si è spento a 96 anni. Un mese fa era stato investito da un’auto in centro

Addio a Dario Palminteri, dentista e sportivo: curò schiere di bimbi e fondò il Rugby Feltre

stefano de barba
Aggiornato alle 2 minuti di lettura
Dario Palminteri, fondatore del Rugby Feltre, con un piccolo giocatore 

«È venuto a mancare, all’età di 96 anni, Dario Palminteri, il fondatore del Rugby Feltre, la pietra d’angolo della nostra storia».

È stata la società sportiva granata  a dare alla città la notizia della scomparsa di Palminteri, una vera istituzione non solo sportiva: dentista specializzato nell’infanzia, ha curato i denti di generazioni di bambini feltrini; oltre a esser stato un ottimo rugbista con il Petrarca Padova, è stato pure un importante alpinista, in coppia con Gabriele Franceschini, aprendo numerose vie nel dopo guerra.

Dario Palminteri, scomparso a 96 anni: fondò il Rugby Feltre 

«Studente universitario a Padova, giocatore del Petrarca, portò a Feltre il seme della palla ovale nel 1952», lo ha ricordato così la società, «un seme che attecchì e passando per quella prima partita a Treviso del 1953, è cresciuto fino a diventare quel rigoglioso albero che è oggi il Rugby Feltre».

«Giocatore, allenatore, presidente, Dario Palminteri ha ricoperto tutti i ruoli all’interno della nostra società», lo ricorda con affetto il Rugby Feltre. «Gli siamo e saremo eternamente grati, perché, se non avesse portato a Feltre quello strano pallone ovale, generazioni e generazioni di rugbisti non avrebbero incontrato questo straordinario sport e di conseguenza grandi amicizie, serbando ricordi indelebili».

Dario Palminteri, fratello del pittore Gianni Palminteri, aveva dedicato la vita al lavoro e alle sue passioni sportive, prendendosi cura per anni di un familiare. E con l’avanzare dell’età non aveva perso e l’attaccamento alla sua squadra.

«Nel 2016 abbiamo festeggiato i 90 anni di Dario», ricorda il Rugby Feltre, «e in quell’occasione, assieme ai suoi vecchi compagni di squadra feltrini, salirono a Feltre anche i Petrarchi, guidati da Marzio Innocenti, per ricordare quanto Palminteri seppe dare al nostro sport, sia in maglia bianconera, sia con quella granata. Grazie Dario, ti saremo sempre grati per tutto il divertimento che il rugby ci regala e sì anche per le botte, perché quelle passano ma le amicizie e i ricordi restano».

Dario Palminteri, esattamente un mese fa, era rimasto ferito in modo non grave in un incidente stradale in centro a Feltre: era stato investito da un’auto mentre attraversava la strada in via Carlo Rizzarda, nei pressi delle caserme. Portato al pronto soccorso, le sue condizioni erano state giudicate non preoccupanti.

In tanti, nei giorni successivi all’incidente, si erano mobilitati per conoscere le sue condizioni e per fagli sentire il loro affetto.

Dario Palminteri festeggiato dal Rugby Feltre per i suoi novant'anni 

La figura di Palminteri, d’altra parte, è sempre stata luminosa nel panorama dello sport feltrino. «I suoi insegnamenti sono ancora vivi oggi nella società», lo ha ricordato recentemente Gabriele Gabrielli in una intervista al Corriere delle Alpi. «Nel 1952 Palminteri studiava a Padova e giocava nella società, gloriosa, del Petrarca. Tornato a Feltre una volta completati gli studi ha portato con sé la voglia di proseguire la pratica del rugby. Iniziò così ad avvicinare alla palla ovale i suoi amici e poi ancora amici di amici fino alla fondazione della società che inizialmente disputava esclusivamente campionati giovanili. Gli insegnamenti di Palminteri hanno caratterizzato i settant’anni di questa società. Ancora oggi i suoi insegnamenti che ruotano attorno a valori imprescindibili per il rugby come la lealtà, la sportività e la dedizione alla causa, rappresentano le fondamenta del Rugby Feltre».

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