Addio allo scultore Tramontin. Lorenzet: «Un grande talento»
Il bellunese (più volte premiato all’ex tempore di San Martino) è scomparso a 54 anni. Sabato i funerali a Cavarzano
ATTILIO DE COL
«Con Murer era uno degli scultori più talentuosi e dotati della provincia di Belluno. I suoi lavori mi hanno sempre colpito».
Con queste parole, dette con la voce rotta un po’ dall’emozione, l’amico Beppino Lorenzet ha voluto ricordare Leonardo Tramontin, scomparso ieri dopo una lunga malattia, che lo aveva limitato nei suoi ultimi anni di vita.
Cinquantaquattro anni, Tramontin ha fatto dell’arte la sua vita, anche lavorativa. Si era diplomato al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Venezia.
Oltre a svolgere l’attività di apprezzato scultore, ponendosi in evidenza con un’importante serie di esposizioni, si è dedicato all’insegnamento, tra gli altri negli istituti d’arte di Cencenighe, di Vittorio Veneto e di Treviso.
Nel suo laboratorio trovava la sua dimensione, con un’inventiva che lo ha fatto apprezzare da chi andava a vedere le sue esposizioni, ma anche dai suoi colleghi, che gli hanno sempre riconosciuto il suo grande talento.
«Ricordo benissimo», dice ancora Lorenzet, «quando ho ammirato per la prima volta la sua opera “Il mare blu di Mururoa”. Lui era ancora molto giovane, ma ci aveva colpito la potenza di quella scultura, tanto che ancora oggi la prendiamo come esempio. Ha sempre saputo interpretare temi importanti, con grande drammaticità. Mancherà un po’ a tutti».
Tramontin aveva vinto il suo primo premio a Puos d’Alpago nel 1989 in un simposio di sculture su ghiaccio, ma è stato solo il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Il grande pubblico bellunese lo ricorda soprattutto all’ex tempore di San Martino, in cui è stato premiato più volte.
Molto commosso anche l’organizzatore e presidente del Consorzio centro storico, Massimo Capraro.
«Lui era uno dei nostri artisti storici ed ha partecipato a molte edizioni. Era uno scultore a 360 gradi, ma mi piace ricordarlo anche come una persona cordiale, che sapeva fare gruppo anche con i colleghi».
Tramontin lascia la moglie Francesca, la mamma Daria e il fratello Lorenzo. Il funerale è stato fissato per sabato alle 14.30 alla chiesa parrocchiale di Cavarzano.
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