A Ponte nelle Alpi, in più di 200 in coda per il casting cinematografico
Il sequel di “Improvvisamente Natale” ha richiamato oltre 200 aspiranti comparse: «Curiosi, ma senza velleità artistiche»
Ivan Ferigo
La curiosità di provare un’esperienza nuova, senza grandi ambizioni artistiche. Un’occasione da condividere magari con tutta la famiglia, con il partner, con i figli, oppure tra amici.
Con questo spirito, la mattina e il pomeriggio del 26 febbraio circa 220 persone sono accorse allo Spazio Culturale Casa Rossa di Polpet per partecipare al casting per Improvvisamente a Natale mi sposo. Ovvero il sequel di Improvvisamente Natale, la family comedy girata a San Vito di Cadore, diretta da Francesco Patierno e recitata, tra gli altri, da Diego Abatantuono, Violante Placido e Nino Frassica.
In distribuzione su Amazon Prime Video dallo scorso 1° dicembre, nelle settimane successive all’uscita è stato il film più visto sulla piattaforma.
In vista della nuova produzione, nel weekend la Notorius Pictures ha cercato, a Vittorio Veneto, Treviso, Fonzaso, San Vito di Cadore e appunto Ponte nelle Alpi, comparse di tutte le età: bambini, ragazzi, adulti, over 70.
I selezionati appariranno nella pellicola che uscirà a fine 2023, le cui riprese verranno fatte tra l’8 marzo e il 15 aprile.
Per tutto il giorno alla Casa Rossa c’è un viavai di gente, una discreta coda all’esterno e all’interno della sala d’attesa, sempre piena.
Michele Capraro ed Anna Collarin si sono presentati con il giovanissimo figlio: «Ci ha spinti la curiosità. Non abbiamo esperienza, ma ci sembrava un’interessante opportunità per provare qualcosa di diverso e vedere come funziona questo mondo. Non abbiamo ambizioni: è più che altro un’esperienza da fare in famiglia».
Sono amiche Dori Precoma ed Emily Nardi: «Siamo qui per fare qualcosa di diverso. Non è facile nei nostri paesi entrare in un discorso del genere: se c’è la possibilità di fare un casting, si prova. Non sappiamo chi e cosa cercano, siamo qui per divertirci. Però sarebbe bello entrare a far parte di un film».
Claudio Da Rold accompagna il figlio 12enne Alessio. «C’è tanta gente», nota il papà. «Probabilmente per l’ambizione di cercare...» «”famosità”», interviene spigliato il ragazzino, o perlomeno, riprende il genitore, «il ricordo di un’esperienza insolita». Alessio fa teatro da tre anni: «Mi faranno fare la comparsa, ma non penso prendano il primo che entra dalla porta».
Sono accompagnate dalla mamma le giovani Giulia e Beatrice Vaccaro Marcianti: «Speriamo di essere prese. È un’occasione interessante da provare per la prima volta, che può farci vedere un po’ com’è il mondo dello spettacolo. Ci hanno fatto delle foto, chiesto i dati. E alcune qualità: se cantiamo, balliamo, suoniamo. Tutto molto semplice».
Tra gli adulti, si è messa in gioco Giovanna Roncada: «Aspettative? Sicuramente divertirmi e guadagnare qualcosa. E poi San Vito è un bel posto, in mezzo alla natura e alle nostre montagne. Cosa mi hanno chiesto? È una cosa molto veloce: ti fanno una foto, ti registrano i dati, ti chiedono se hai esperienza».
Infine, un’altra famiglia al completo: Giuseppe Oliva, Annamaria Ambrosanio e la piccola Sara Scaramuzzini. «È uno sfizio, non abbiamo velleità artistiche. Io sono assistente tecnico, la mia compagna insegnante», racconta l’uomo. «Lei ha letto la notizia del casting e siamo venuti tutti come famiglia. Ci ha spinto qui la curiosità di poter uscire in un film. E la bellezza di un luogo come San Vito aiuta: noi siamo di Napoli e apprezziamo molto il posto dove viviamo e lavoriamo da due anni».
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