Addio all’alpino De Vecchi, capogruppo a Salce
Il sottotenente era ricoverato all’ospedale e sarà ricordato all’assemblea sezionale
Gigi Sosso
Massimo De Vecchi, capogruppo della sezione di Salce
L’alpino Massimo De Vecchi è andato avanti. Il capogruppo della sezione “Generale Zaglio” di Salce è morto stamattina 4 marzo, all’ospedale. Classe 1959, da qualche tempo era malato e ricoverato al Santa Maria del Prato di Feltre. Originario di Bes, dal punto di vista professionale si era fatto apprezzare prima come rappresentante, ad esempio della Caffè Bristot e poi come responsabile della Beyfin di Ponte nelle Alpi, prima di andare in pensione. Come militare, invece, aveva fatto il corso Auc ad Aosta, diventando sottotenente e trasferendosi poi a Belluno.
Era capogruppo a Salce dal maggio del 2021, quando era subentrato a Cesare Colbertaldo: “La sua elezione era avvenuta in un momento molto delicato, dal momento che eravamo nel pieno della pandemia di Covid-19, ma sapevo che il nostro gruppo sarebbe stato nelle mani di una persona molto capace e così è stato", sottolinea Colbertaldo, “purtroppo ultimamente non stava bene e la malattia ce l’ha portato via nel giro di poco tempo”.
Nel tempo libero, De Vecchi era un grande appassionato di bocce. Era partito dalla Bocciofila Mier, ma i più grandi successi arriveranno come commissario tecnico della Bocce club Belluno fino alla scalata in serie A. Le altre passioni erano la montagna, i gatti e i funghi. Non è ancora stata fissata la data dei funerali, di sicuro domani mattina (domenica 5 marzo) sarà ricordato dal presidente dell’Ana bellunese, Lino De Prà, all’assemblea sezionale delegati del Centro Giovanni XXIII. Massimo De Vecchi lascia la compagna Laura, la mamma Nerina e la sorella Marina.
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