Richiesta del Primiero «L’ospedale di Feltre resti comprensoriale»
Si avvicina il momento di rinnovare la convenzione con l’Ulss. I piccoli comuni chiedono supporto sui Fondi di confine
Raffaele Scottini
«Dai sindaci del Primiero è arrivata una richiesta forte e – parallelamente – un mandato politico di pari efficacia al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, perché anche in sede di rinnovo della convenzione con la Regione del Veneto per i Fondi di confine venga rimarcato e salvaguardato il ruolo comprensoriale dell’ospedale di Feltre per l’intero ambito del Primiero». Il sindaco Viviana Fusaro mette l’accento su questo aspetto emerso nell’incontro svoltosi lunedì pomeriggio alla Comunità di Primiero, a cui erano presenti per il Feltrino i sindaci di Feltre, Cesiomaggiore, Lamon e Sovramonte e, sull’altro versante, quelli di Imer, Mezzano, Primiero, San Martino di Castrozza, Sagron Mis e Canal San Bovo, oltre al presidente della Provincia di Trento Fugatti.
Tema centrale è stato quello relativo al futuro della sanità locale e al ruolo del “Santa Maria del Prato”. «I colleghi del Primiero», prosegue Viviana Fusaro, «ci hanno rappresentato l’assoluta importanza che riveste il nostro ospedale per le loro comunità, anche quale servizio primario a supporto dell’ospitalità turistica che rappresenta il motore dell’intera economia della valle». Non sono mancati accenni ad altri temi fondamentali per le comunità coinvolte, tra i quali l’istruzione, i trasporti e la viabilità.
Al termine della riunione è emersa l’intenzione condivisa di dare vita ad un tavolo permanente di confronto tra Feltrino e Primiero. «È stato un incontro proficuo e ricco di spunti concreti», commenta il presidente dell’Unione montana Feltrina Carlo Zanella. «Ci siamo confrontati sulla mission del Fondo per i Comuni di confine e sulla necessità di recuperare finalità strategiche e tempi di realizzazione (per i progetti già in essere) per portare a compimento nel modo più adeguato possibile il ricco carniere di iniziative già avviate», dice. «A questo riguardo, soprattutto i Comuni di minori dimensioni hanno chiesto ai municipi più strutturati e alla Provincia di Trento il supporto necessario per poter seguire in maniera adeguata anche sul piano tecnico e burocratico le progettualità in corso», prosegue Zanella.
«Abbiamo avuto al riguardo, in un clima di grande collaborazione, ampia disponibilità, per la quale siamo grati», aggiunge. «Il tema è di stringente attualità, come ha sottolineato il presidente Fugatti, anche in vista della possibile attuazione del progetto di autonomia allo studio del governo e del ministro Calderoli, che potrebbe introdurre sul tema delle risorse e dei fondi importanti novità e cambiamenti».
I sindaci del Primiero, dal canto loro, hanno fatto presente che la situazione economica in cui versano le casse dei loro municipi, chiamati a contribuire in maniera sostanziosa al fondo nazionale di solidarietà, non è più quella florida dei dieci o dodici anni fa. «Anche per queste ragioni», conclude Zanella, «hanno sottolineato il fatto che la gestione delle risorse derivanti dal Fondo per i Comuni di confine debba essere più che mai proficua ed efficace».
I commenti dei lettori