L’Ana Cadore in assemblea: duemila soci e attività sul territorio
Sono ventidue i gruppi alpini fra la Valle del Boite e il Comelico Intenso l’impegno del nucleo di tre squadre di protezione civile
Livio Olivotto
Oltre duemila soci e molteplici attività di protezione civile. È il bilancio della sezione Ana Cadore, che sabato si è riunita in assemblea nella sala incontri al ristorante La Tappa di Valle di Cadore, a chiusura del primo anno di attività del presidente Antonio Toffoli.
Dopo l’apertura ufficiale con l’alzabandiera e l’Inno di Mameli, cui hanno partecipato anche i sindaci di Valle Marianna Hofer, di Pieve Giuseppe Casagrande e di Vodo Domenico Belfi, l’assemblea ha eletto Antonio Cason per il coordinamento dei lavori. Quindi Antonio Roffoli ha illustrato la sua articolata relazione morale, che ha toccato tutti i punti più significativi della vita sezionale. A partire dalla forza associativa, che per l’anno 2022 conta circa 2000 soci, di cui circa 1600 effettivi, con un fisiologico calo di una ventina di unità rispetto all’anno precedente.
I soci appartengono ai 22 gruppi dislocati nelle tre aree del Centro Cadore, della Valle del Boite e del Comelico. Un solo gruppo ha cambiato guida l’anno scorso: a Valle Paolo Del Favero è subentrato a Stefano Del Favero, cui il presidente Toffoli ha consegnato un attestato di riconoscenza per l’attività svolta.
La relazione ha poi riassunto l’attività di rappresentanza, posta in essere dal presidente e dai componenti del consiglio direttivo: oltre all’Adunata Nazionale a Rimini e alla Triveneta di Asiago, altri diciotto appuntamenti esterni e una decina a livello sezionale. Doveroso spazio è stato riservato ai festeggiamenti per i cento anni della sezione svoltisi nel mese di agosto. Un successo oltre ogni previsione che ha avuto il suo culmine nella cerimonia di piazza Tiziano a Pieve – onorata dal Labaro nazionale – gremita di alpini e di pubblico e con la presenza di tutti i rappresenti dei Comuni del Cadore.
Toffoli ha poi esposto la parte relativa i rapporti con le Forze Armate con riferimento in particolare alle iniziative per il 150° anniversario delle Truppe Alpine e all’evento svoltosi a Napoli, ma anche alla manifestazione Alpinathlon a Cortina e alle “150 Cime” con la salita al Lagazuoi.
A Giampaolo De Martin, coordinatore per la Protezione civile, è toccato il compito di illustrare le attività e gli impegni del nucleo composto da tre squadre per un totale di 60 volontari. Molti gli interventi operati durante la pandemia, per situazioni di emergenza, e per le attività a supporto delle istituzioni. Per l’illustrazione dell’attività sportiva è intervenuto il coordinatore Giovanni De Bernardo. Al termine della relazione approvata con voti unanimi, gli interventi di saluto dei rappresentanti delle sezioni di Belluno, Feltre e Valdobbiadene e del consigliere nazionale Carlo Balestra.
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