In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Lamon, l’insegna del Campari rubata dalla baracca del turista australiano

Il furto scoperto dalla consigliera sovramontina Elsa Colomberotto. Il pezzo di modernariato misura oltre due metri di lunghezza

Laura Milano
1 minuto di lettura
L’insegna del Campari rubata a Lamon 

Ladri di “Campari” a San Donato lamonese.

Un cartello pubblicitario dell’azienda novarese produttrice di alcolici, di valore storico e di grandi dimensioni, è stato divelto da una baracca, dove era stato inchiodato dai proprietari, e portato via da ignoti. I ldri entrati in azione nei giorni scorsi hanno forzato parte del manufatto togliendo i quattro chiodi su cui era fissato il manufatto.

Ad accorgersi del furto dell’insegna metallica della Campari è stata Elsa Colomberotto, consigliera comunale a Sovramonte e proprietaria di una casa nella frazione di San Donato. Colomberotto custodisce anche la residenza di un cittadino australiano nella cui proprietà è avvenuto il furto dell’insegna.

Colomberotto, una volta scoperto il furto dell’insegna, è andata dai carabinieri della stazione di Lamon e ha sporto denuncia contro ignoti.

«Quello che mi lascia indignata e dispiaciuta», spiega, «è che siano riusciti a portarsi via un cartello di simili dimensioni perché è lungo almeno due metri e bello largo, provocando un danno alla pertinenza dei proprietari. Una baracca, per carità, ma il danno che è coperto dall’assicurazione sulla casa, è stato stimato in 500 euro. Ma c’è poi il valore del cartellone originale, quindi datato e storico, che si sono portati via. Il furto deve essere avvenuto fra il 5 e il 6 marzo».

La proprietà di Ian Ronald Lamshed, cittadino di Melburne , che anni fa ha acquistato in San Donato un complesso costituito da una casa di notevoli dimensioni con 7 mila metri quadri di terreno e due baracche destinate a ricovero attrezzi, si trova nelle vicinanze della fermata degli autobus.

«È un punto dove c’è copertura telefonica», spiega Colomberotto, «e spesso quando passa qualcuno in paese e ha difficoltà a connettersi, viene invitato a spostarsi proprio in quella zona». Evidentemente il bel cartello dell’aperitivo rosso che ha segnato la storia, ispirando anche la grafica e la pittura dei Futuristi, è stato una tentazione troppo forte per qualcuno che non è riuscito a trattenersi dal commettere un reato, quello di furto aggravato.Laura Milano

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori