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CortinaBanca guarda al suo territorio. Ecco 900 mila euro per aiutare i giovani

Utili più che triplicati nel corso del 2022. L’11 maggio l’assemblea elettiva dei soci: il presidente Antonelli si ricandida

Stefano Vietina
3 minuti di lettura

Una banca utile al territorio, perché guarda più al contesto in cui opera che agli utili. CortinaBanca, unico istituto di credito ad avere la sede legale in provincia di Belluno, chiude un anno positivo e si appresta a presentare ai soci, nell’assemblea dell’11 maggio all’Alexander Hall – che si terrà nuovamente in presenza – un bilancio molto positivo, ma soprattutto un insieme di iniziative che la confermano al centro dell’attività del bellunese. Non solo a livello economico, ma anche sociale, culturale e sportivo.

«Il nostro “fare banca”, spiega il presidente Massimo Antonelli, «si basa sullo stretto legame che abbiamo con la comunità e le economie locali, un legame fondamentale in un momento economico-sociale complesso come quello attuale».

«E i numeri che presentiamo quest’anno», gli fa eco il direttore generale Roberto Lacedelli, «dimostrano la solidità di una banca che, proprio grazie alla bontà della gestione, può garantire sostegno a tante associazioni e iniziative riguardanti soprattutto i giovani».

I numeri 2022

Per quanto riguarda le masse amministrate, la raccolta diretta è cresciuta dell’11,6%, a 537 milioni di euro (di cui 70 di obbligazioni proprie) a fronte dei 499 milioni di euro del 2021; la raccolta indiretta è salita a 186 milioni di euro (+2,4%); gli impieghi hanno raggiunto i 553 milioni di euro (+6%). Di conseguenza l’utile è stato pari a 5,6 milioni di euro, contro gli 1,7 milioni di euro del 2021.

«Sottolineo in particolare la solidità della nostra banca», evidenzia Lacedelli, classe 1960, direttore generale dal 2011, «con l’indice del Cet1, il più significativo in merito, pari al 31%, più del doppio di quanto richiesto dalla Banca Centrale Europea».

«Per Statuto», prosegue il direttore generale, «il 70% dell’utile deve essere messo a riserva legale (capitale o fondi propri), il 3% va al fondo mutualistico nazionale e il restante 27% va a riserve o al fondo di mutualità, che è poi il tesoretto (negli anni precedenti abbiamo accumulato oltre 2 milioni di euro) che viene messo a disposizione del territorio. L’anno scorso la cifra accantonata era stata pari a 400mila euro e quella liquidata pari a 530.497,80, quest’anno sarà invece di 1,2 milioni di euro e e quella liquidata di 902.793,96.

Fondi per studio e sport

Spiega Antonelli: «Si tratta di fondi, oltre 900mila euro complessivamente, che mettiamo a disposizione del territorio per un sostegno in ambito sociale, culturale e sportivo, con progetti triennali per dare continuità alle iniziative. In particolare per lo sport, nell’orizzonte delle Olimpiadi invernali del 2026, vogliamo invogliare i giovani a fare lo sport, aiutandoli, nella fase delicata dei 12/14 anni, a mantenerli qui in montagna fino alla conclusione degli studi, creando, se possibile, un radicamento per rispondere, per quanto possibile, al grosso problema dello spopolamento. Per quanto riguarda lo studio, a dicembre abbiamo premiato 265 giovani studenti del Bellunese per i loro meriti scolastici. Si tratta di quelle che ci piace chiamare le “giovani eccellenze del territorio”, con un’attenzione particolare riservata agli studenti universitari laureati con tesi legate al tema della sostenibilità, sette in tutto, ai quali è stato assegnato, oltre al premio di studio, un riconoscimento aggiuntivo di 500 euro a studente. La nostra è una banca di credito cooperativo e per natura quindi sostenibile: investiamo nel territorio per creare un valore concreto e duraturo nel tempo, consapevoli che sostenere e valorizzare il merito dei nostri giovani ragazzi sia un investimento fondamentale per il futuro dei nostri territori».

In tutto 74.000 euro per questo capitolo. Anche per lo sport, CortinaBanca si è concentrata sui giovani, con accordi triennali a favore delle squadre giovanili della Pallavolo Belluno, del curling, dell’Hockey Cortina e della Dolomiti bellunesi nel calcio.

Bilancio di coerenza

Il tutto rientra nel cosiddetto “Bilancio di coerenza” , altresì detto bilancio sociale. «Lo chiamiamo così per sottolineare», dice ancora Lacedelli, «la coerenza di queste attività con i nostri valori di sempre, che risalgono alla fondazione nel 1894, quasi 130 anni fa, e che possono essere sintetizzati dicendo che siamo cooperativi, sostenibili, responsabili. In particolare abbiamo finanziato il refettorio della Scuola edile di Sedico, così da dare a tanti giovani della provincia la possibilità di frequentare una scuola fondamentale per la nostra economia, visto che forma idraulici, elettricisti, muratori, etc».

Poi sono partiti proprio in questi giorni i lavori della fontana in piazza Martiri a Belluno, finanziati interamente da CortinaBanca, «perché si tratta di un monumento che rappresenta il cuore della vita cittadina e contiene anche i loghi dei 67 comuni della provincia, con un significativo valore simbolico. Non solo, con questo restauro eviteremo l’attuale consumo di acqua, che verrà riutilizzata e non più sprecata».

La ricerca di personale qualificato

«BancaCortina è solida, ha un’ottima liquidità, svolge bene il suo ruolo, sostiene il territorio. Ma anche noi », sottolinea Lacedelli, «abbiamo il problema che assilla tutta l’economia di montagna, ovvero la carenza di personale. In particolare, se vogliamo andare su figure altamente professionalizzate da collocare nella sede di Cortina d’Ampezzo facciamo fatica ad essere attrattivi in quanto periferici. Anche se la qualità della vita che può offrire la montagna rispetto alla città è innegabile. Quindi la ricerca continua».

Degli 83 dipendenti, il 60% lavora nelle filiali e oltre la metà è donna. «Molte sono assunzioni di ragazze da poco uscite dall’università», sottolinea il diggì, «il 25% dei nostri dipendenti si reca a lavoro a piedi, quasi nessuno deve andare oltre i 30 km dalla propria residenza».

La prossima assemblea

L’11 maggio i 2.830 soci avranno il compito non solo di approvare il bilancio, ma anche di eleggere il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica tre anni e che sarà espressione delle tre aree di Cortina e Agordino (5 consiglieri), Cadore (1) e Belluno (1). Massimo Antonelli, consigliere da 12 anni e presidente da tre, si ricandiderà. «Metto a disposizione la mia esperienza», ci dice, «anche perché la Bce e la nostra capogruppo richiedono ormai competenze specifiche per gli amministratori delle Bcc ed un impegno quasi totalizzante».

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