Caloriferi, stufe e gomme: c’era di tutto lungo le strade di Quero-Vas
Una settantina di volontari ha fatto piazza pulita dei rifiuti abbandonati .L’assessore Coppe: «Raccolto il doppio del materiale rispetto ad un anno fa»
Stefano De Barba
QUERO VAS
Termosifoni, una stufa a legna, una cucina a gas, e poi tanti pneumatici di automobile. C’era di tutto nella montagna di rifiuti che una settantina di volontari di Quero Vas ha raccolto ieri mattina dalle scarpate delle strade più importanti – la regionale Feltrina e la provinciale Sp1 bis Madonna del Piave – e dal greto del Piave.
«Abbiamo raccolto il doppio dei rifiuti dell’anno scorso», constata a fine mattinata l’assessore alle associazioni Alberto Coppe, organizzatore e volontario della giornata ecologica andata in scena su entrambe le sponde del Piave. «E non so se dipenda dal fatto che questa volta i volontari erano molti più degli anni scorsi, o dal fatto che sia aumentata l’inciviltà di chi abbandona rifiuti nell’ambiente».
La nota positiva è infatti quella della notevole partecipazione di volontari: una settantina in tutto, sia esponenti delle associazioni locali sia cittadini che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di dare una mano alla difesa dell’ambiente.
Oltre all’amministrazione comunale – presente con Coppe e con l’assessore alle politiche giovanili Cristian Corrà – erano infatti della partita le Pro loco di Quero e Caorera, la protezione civile di Quero, gli alpini di Quero Vas, il comitato San Valentino, gli Amici di Carpen, l’associazione Pian di Lengua di Santa Maria, gli ecovolontari della Cmf e i pescatori del Bacino 10 Acque feltrine.
I volontari si sono divisi in due settori: quello coordinata da Coppe con sei squadre che si sono riunite in piazza Marconi a Quero, quello guidata da Corrà con due squadre che si sono ritrovate alla Miniera per occuparsi del lato di Vas.
«Le squadre in Sinistra Piave con una ventina di operai si sono occupate della pulizia della zona tra Caorera, Scalon e Vas», ricapitola Coppe, «lavorando lungo le scarpate della Sp1 bis e, grazie alla forte presenza di pescatori del Bacino 10, ripulendo anche il greto del Piave. Sulla Destra Piave i volontari erano una cinquantina e si sono suddivisi la zona da Carpen fino al confine con Alano di Piave, lungo l’asse della Feltrina. Sono state ripulite anche un paio di nicchie sul greto del Piave nei pressi della passerella, approfittando dell’assenza di traffico a causa della chiusura temporanea del passaggio per i lavori di manutenzione portati avanti dalla Provincia».
Non bastava: i volontari hanno passato quindi al setaccio la zona del castello di Quero e la zona di greto del Piave a nord dove ci sono delle escavazioni. «Abbiamo pulito anche delle strade interne di Quero», sottolinea Coppe, «e gli incroci della zona industriale. La maggiore sporcizia l’abbiamo trovata attorno agli svincoli del ponte del Fante».
Il bilancio, sul piano del materiale raccolto, è stato significativo: «Due camion di materiale raccolti in Sinistra Piave, quattro raccolti in Destra Piave», sottolinea l’assessore Coppe.
«Abbiamo per quanto possibile differenziato plastica, vetro e carta», spiega, «ma abbiamo trovato anche un grande quantitativo di copertoni e di materiali ferrosi. Tra questi alcuni termosifoni, una stufa a legna buttata sul greto del Piave e una cucina a gas».Stefano De Barba
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