Raduno per le stelle paralimpiche del futuro Tavian: «Cortina ha tutto quello che serve»
Le candidature erano molte di più ma la Federazione ha bloccato a venti giovani disabili il numero dei partecipanti
Gianluca De Rosa
I campioni paralimpici di domani si sono radunati a Cortina dove oggi prenderà il via un campus di avviamento agli sport invernali organizzato dal comitato italiano paralimpico con la collaborazione attiva della Fisip che a sua volta, sul territorio ampezzano, ha trovato ancora una volta le porte aperte dell’associazione albergatori.
Venti ragazzi e ragazze con disabilità fisiche e visive, di età compresa tra i 6 ed i 20 anni ognuno dei quali accompagnato da almeno un genitore, si cimenteranno con la pratica di alcuni sport invernali: sci alpino in modo particolare ma anche snowboard, sci di fondo e sport sul ghiaccio, pattinaggio e curling.
Quartier generale dell’evento, non agonistico ma ludico ricreativo, votato all’orientamento ed all’avviamento alla pratica sportiva in ottica paralimpica, sarà Socrepes dove si svolgeranno lezioni di sci alpino, snowboard ed anche sci di fondo per l’occasione, dalle 9 alle 13 tutti i giorni fino a giovedì. Le attività sul ghiaccio saranno concentrate al palaghiaccio nella stessa fascia oraria. Capofila territoriali sul fronte dell’organizzazione sportiva figurano il bob club di Cortina del presidente Gianfranco Rezzadore e lo sci club Druscié mentre nel ruolo di coordinatrice di tutte le attività è stata selezionata la maestra di sci, rappresentante del collegio Veneto, Rubina Foresi. Il tutto sotto la stretta supervisione della Fisip (federazione italiana sport invernali paralimpici) che punta ad ampliare l’attività di base e, contestualmente, creare gli sportivi paralimpici di domani già in vista delle paralimpiadi di Milano-Cortina 2026.
«Sono eventi che stanno riscuotendo un grandissimo successo su tutto il territorio nazionale», ha spiegato il presidente Fisip Paolo Tavian, «al campus organizzato a Cortina avevano aderito più di cinquanta ragazzi, ma per motivi organizzativi abbiamo chiuso le iscrizioni a quota venti. Ci stiamo muovendo per trasformare questi eventi in appuntamenti fissi annuali, non solo invernali ma anche estivi. Per quanto riguarda Cortina, abbiamo trovato un’organizzazione già ben rodata, sia sul fronte logistico che su quello sportivo visto che solo poche settimane fa ha ospitato le finali di coppa del mondo di sci alpino paralimpico. Il prossimo step, per quanto riguarda i campus di orientamento ed avviamento alle discipline paralimpiche, contiamo di poter avere al nostro fianco anche la storica scuola sci di Cortina».
Detto della componente sportiva, la parte logistica vede ancora una volta in prima linea l’associazione albergatori di Cortina che già da qualche tempo ha avviato un processo di accoglienza dedicato alle persone, non solo sportivi, affette da disabilità. «Cortina è già una meta turistica inclusiva ma dovrà esserlo sempre di più», ha sottolineato il presidente Stefano Pirro, «in questo contesto, il lavoro che stiamo portando avanti è importante ed al tempo stesso impegnativo, che coinvolge direttamente le strutture sul fronte architettonico ma anche il capitale umano».
Oltre a Cortina, i campus di orientamento ed avviamento agli sport invernali fortemente voluti dal Cip sono stati organizzati anche in altre località montane d’Italia. Ultimo, in ordine di tempo, al passo del Tonale dove dal 19 al 23 marzo scorsi si sono dati appuntamento bambini e bambine con disabilità intellettivo-relazionali.
«Con questi campus si chiude un percorso entusiasmante che ha visto bambini e bambine avvicinarsi per la prima volta al mondo degli sport invernali», ha sottolineato in una nota il presidente del Cip Luca Pancalli, «attraverso questo percorso nuovo speriamo di poter avviare alla pratica sportiva tanti giovani con disabilità e chissà magari trovare anche qualche campione per il futuro. Al di la dell’aspetto agonistico che reputo importante, ciò che preme sottolineare è l’aver creato un momento di socialità e di confronto. La tappa di Cortina d’Ampezzo chiude il percorso di quest’anno per quanto riguarda gli sport invernali ma possiamo già tracciare un bilancio che non possiamo che definire straordinario e che ci rafforza nella convinzione che la strada intrapresa è quella giusta».Gianluca De Rosa
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