Marghera, caccia ai tre balordi che hanno pestato a sangue il portiere d’albergo
La Polizia ha acquisito i filmati delle videocamere di sorveglianza. Si cerca di ricostruire l’identikit. Intanto Alessio Wang è stato dimesso dall’ospedale
Marta Artico
La sorella di Alessio Wang indica il luogo dove è avvenuta l'aggressione
È caccia aperta ai tre malviventi, tutti e tre stranieri, sulla trentina, che hanno brutalmente pestato a sangue il 31enne portiere di Albergo Alessio Wang mercoledì alle 5.30, quando il giovane stava smontando il turno. Un’aggressione avvenuta per futili motivi, almeno stando alla ricostruzione della sorella Lisa, accorsa non appena saputo cos’era accaduto: il lavoratore li ha rimproverati perché stavano orinando davanti all’hotel, e loro lo hanno preso a pugni e a calci.
La polizia di Stato sta dando la caccia alla banda, che dopo aver lasciato il ragazzo in una pozza di sangue, è fuggita su un’auto bianca. Gli agenti hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, specialmente quelle più vicine al luogo dell’aggressione, per tentare da una parte di ricostruire l’accaduto, dall’altra di ottenere elementi utili per arrivare ad assicurare alla giustizia i tre.
L’altra pista che si sta battendo, è quella dell’identikit: grazie alle testimonianze di chi era presente al momento del pestaggio, la madre che ha tentato di difendere il figlio prendendosi dei colpi al braccio e alla gamba, e alcuni lavoratori che alloggiavano in albergo, gli investigatori stanno tentando di risalire all’identità del gruppo. Ogni dettaglio fornito dai testimoni, può fare la differenza per dare un nome e un volto alla banda. Dai primi elementi che emergono, sembra si tratti di tre giovani sulla trentina, tutti e tre stranieri, con precedenti.
Incrociando i filmati delle telecamere, la testimonianza dei presenti al pestaggio e le banche dati delle forze dell’ordine, la Polizia sta stringendo il cerchio sugli aggressori.
Nel frattempo Wang è stato dimesso dall’ospedale dell’Angelo, in attesa che le parti tumefatte si sgonfino. Tra qualche giorno, quando i medici che lo hanno in cura diranno che la situazione è in via di miglioramento, dovrà subire un intervento maxillo facciale alle ossa del volto fratturate.
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