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Esercitazione Ana a Pedavena: trecento volontari pronti per quattordici cantieri

Definiti i dettagli delle manovre di protezione civile a metà aprile. Verrà simulato un incendio alle scuole elementari

2 minuti di lettura
I partecipanti al briefing in municipio a Pedavena per definire i dettagli dell’esercitazione di protezione civile 

Quattordici cantieri sparsi sul territorio, dalla parte bassa del viale di Pedavena fino a Croce d’Aune, con oltre trecento volontari impegnati.

Pedavena si prepara ad ospitare l’esercitazione di Protezione civile dell’Ana Feltre fissata per domenica 16 aprile, preceduta sabato 15 dalla prova di evacuazione della scuola elementare per la simulazione di un incendio, in collaborazione con i vigili del fuoco. In caso di maltempo è previsto il rinvio alla settimana successiva.

Il briefing organizzativo si è svolto l’altra sera in Comune, con il responsabile della Protezione civile di Pedavena Donato Zuglian che insieme ai suoi collaboratori ha presentato agli altri gruppi della sezione la tipologia dei lavori da eseguire.

«Il cantiere principale riguarderà il taglio dei rami lungo la strada da piazza Primo Novembre alla Birreria, con tre piattaforme che lavoreranno in quota. Molto impegnativo poi l’intervento sul rio Valdaca nella zona di Murle, dove ci sono diverse micro frane, e faremo il taglio piante perché poi i Servizi forestali si occuperanno del consolidamento delle scarpate», spiega Donato Zuglian. «Abbiamo cantieri per il taglio piante negli alvei dei corsi d’acqua, il rifacimento di staccionate al Campet e Casera dei boschi, il ripristino di un tratto di scarpata al piazzale delle Buse, la sistemazione di un pezzo di recinzione alla casa di riposo Padre Kolbe».

Il campo base sarà al Boscherai, che è area di ricovero nel piano di Protezione civile comunale. Verrà montana una tensostruttura con la cucina da campo per la preparazione dei pasti ed è previsto anche l’impiego dei droni per filmare i cantieri dall’alto.

«L’organizzazione è molto ben avviata e strutturata», commenta il presidente dell’Ana Feltre, Stefano Mariech. «Ho trovato un bellissimo clima, operativo per quanto riguarda le attività e costruttivo nei rapporti con il sindaco e l’assessore Bertelle. Iniziative come questa cementano ancora di più i rapporti di collaborazione tra gli alpini, la Protezione civile e le amministrazioni, con le quali abbiamo guadagnato quella fiducia che è importante per riuscire a fare tante cose. Sono loro che ci cercano per fare attività di questo tipo».

«Ci sarà il coinvolgimento anche dei ragazzi delle scuole», aggiunge Mariech, «positivo perché si tratta di concretizzare il nostro motto di tramandare alle generazioni future, a vantaggio sia della nostra associazione che della comunità».

Tanti i volontari impegnati. «Avremo circa trecento persone in tutti i settori che vanno dai lavori direttamente sui cantieri alla cucina, all’organizzazione, alla squadra delle telecomunicazioni, alla segreteria e quant’altro», spiega il responsabile della Protezione civile della sezione di Feltre, Giorgio Bottegal. «L’esercitazione è itinerante, in base alla disponibilità dei Comuni e alle varie necessità. L’anno scorso non è stata fatta perché abbiamo organizzato l’esercitazione Triveneta che ha coinvolto tutti i Comuni dell’Unione montana feltrina. Continuiamo questa opera per mitigare il dissesto idrogeologico».

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