Renzo Zollet alla guida del Cai di Feltre: «Accendiamo l’entusiasmo»
Il geologo ed ex vicesindaco di Fonzaso è stato eletto alla presidenza della locale sezione. È socio del Club alpino dall’età di 15 anni. «Ho ancora la tessera con la firma di Walter Bodo»
Raffaele Scottini
Renzo Zollet è il nuovo presidente del Cai Feltre. È stato eletto mercoledì sera dal direttivo, che si è riunito dopo l’assemblea generale dei soci di due settimane fa, quando è stato rinnovato il consiglio registrando un numero di votanti record.
Si apre così un nuovo capitolo della sezione, dopo sette anni di presidenza di Ennio De Simoi, in cui il Cai è cresciuto di oltre il 57 per cento, passando dai 2.192 soci del 2015 ai 3.450 del 2022.
Zollet vanta una lunga esperienza all’interno del Cai di Feltre, a cui è iscritto dall’età di 15 anni. Ha rivestito il ruolo di vicepresidente della sezione per nove anni: sei anni con la presidenza di Carlo Rossi e tre anni con la presidenza De Simoi. È responsabile della commissione rifugi (Boz e Dal Piaz) e componente della struttura operativa rifugi e opere alpine del Cai Veneto e sempre nel Cai Veneto ricopre l’incarico di vicepresidente, che però dovrà lasciare perché per regolamento, essendo presidente della sezione, non può più fare il consigliere regionale.
È stato insegnante di mineralogia all’università di Padova e preside in più sedi scolastiche del Bellunese, ora svolge la libera professione di geologo. In gioventù è stato giocatore di calcio nella Feltrese e nel Ponte nelle Alpi. Per due legislature è stato vicesindaco di Fonzaso, dove vive. Come altri passati presidenti della sezione Cai di Feltre ha svolto il servizio militare negli alpini, nel suo caso come ufficiale di complemento.
Ampia e diversificata è stata la sua esperienza nel mondo del volontariato anche al di fuori del Cai: presidente della sezione donatori di sangue di Foen, presidente del Para & Delta club Feltre, presidente del Camper club Feltrino e Primiero.
«Sono socio dal 1963, ho ancora la firma sul tesserino di Walter Bodo e sono sempre stato dentro la sezione, però fare il presidente è un’altra cosa. Sono orgoglioso, ma è una responsabilità», commenta il neo presidente Zollet. «L’importante è coinvolgere le persone e che siano entusiaste di quello che si fa. Il tema principale è questo».
«Abbiamo 350 chilometri di sentieri che devono essere curati tutti gli anni, rifugi e bivacchi che richiedono continuamente manutenzione», dice ancora. «Dall’alpinismo giovanile all’arrampicata, allo scialpinismo, alle escursioni, gli aspetti da seguire sono tanti. Importantissimi poi i contatti con il Parco delle Dolomiti. C’è da lavorare, certamente non mi annoierò».
«Cercheremo di fare il meglio possibile. In consiglio si portano i problemi e si discute assieme su come risolverli. Facendo in questo modo, tutti sono responsabilizzati e si sentono utili», aggiunge Zollet, che punta anche ad avvicinare al consiglio direttivo i tanti giovani iscritti nella sezione.
«Renzo Zollet è persona competente e di grande esperienza». Passa così il testimone il presidente uscente Ennio De Simoi. Che aggiunge: «Molto bravo nel rapportarsi con le persone, anche grazie al suo carattere espansivo e gioviale, ricoprirà sicuramente bene il suo nuovo incarico». Zollet sarà affiancato dal vice Loris Vettoretti, da Valdobbiadene. Per l’assegnazione di tutte le altre cariche, il consiglio direttivo tornerà a riunirsi dopo Pasqua.
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