Voltago, i terreni della comunità dal fieno al fotovoltaico: così cambia l’uso civico
In consiglio comunale il via libera alla produzione di energia elettrica cambiando la destinazione d’uso di un’area collettiva a Manzana
Gianni Santomaso
Un impianto fotovoltaico: a Voltago si punta a produrre energia con il sole utilizzando un terreno di uso civico
«Una volta l’uso civico era il pascolo del bestiame, la fienagione e il taglio degli alberi, oggi può essere la produzione di energia elettrica».
Per il sindaco di Voltago, Giuseppe Schena, i tempi richiedono un aggiornamento anche sul modo di intendere la valenza dei terreni di uso civico, quelli che appartenevano alle Regole o comunque alla collettività.
Il consiglio comunale ha preso atto dei verbali delle assemblee generali dei frazionisti di Voltago e di Frassené svoltesi il 16 dicembre scorso che hanno deliberato la surroga dei compiti gestionali dei beni all’amministrazione comunale. «Ciò», spiega il sindaco, «avverrà fintanto che un gruppo di frazionisti non ricostituirà il comitato degli usi civici».
Nell’assemblea i frazionisti di Frassené avevano anche dato il via libera al Comune a iniziare l’iter per il cambio di destinazione d’uso dei terreni di uso civico in località Manzana. Quelli su cui l’amministrazione comunale intenderebbe realizzare un parco fotovoltaico legato alla costituzione delle comunità energetiche, cioè le coalizioni organizzate di utenti che collaborano tra loro per produrre, consumare e gestire energia pulita attraverso uno o più impianti locali.
«I terreni», spiega Schena, «rimarrebbero ad uso agricolo-silvo-pastorale, ma per 20 anni verrebbero usati per la produzione di energie rinnovabili. Alla scadenza verrebbe ripristinato lo stato naturale dei luoghi. È chiaro che, eventualmente, alla frazione proprietaria sarebbe riconosciuto un canone per l’utilizzo di tali terreni».
Sulla possibilità di successo dell’iter c’è l’incognita legata ai vincoli paesaggistici, mentre su quella di arrivo dei fondi per il campo fotovoltaico c’è il dubbio sulla concretizzazione del Pnrr sul quale Voltago contava per ottenere 1, 2 milioni di euro.
«Le notizie recenti», sottolinea il sindaco, «ci dicono che il Pnrr è in ritardo. Non sappiamo quindi se la nostra idea iniziale andrà in porto. Ad ogni modo nella scelta dei terreni di Manzana per l’ipotetica posa dei pannelli fotovoltaici abbiamo anche riflettuto sul fatto che tali terreni un tempo avevano un’importanza per la collettività per il fieno che essi garantivano agli animali dei frazionisti e che oggi potrebbero dare loro, e più in generale ai cittadini del Comune, l’elettricità».
«Se l’ipotesi Manzana non dovesse andare in porto», aggiunge Schena, «abbiamo anche un piano B: abbiamo infatti lanciato una manifestazione di interesse rivolta ai privati che volessero vendere i loro terreni al Comune sempre per il medesimo scopo. Avremmo già individuato dei luoghi, ma dovremo valutare sia quanto costa la bonifica da pietre e ceppaie, sia se avremo i soldi per un eventuale acquisto».
Nel corso del consiglio è stato anche approvato il progetto preliminare con variante al Prg per la realizzazione di un camminamento che unisce il parcheggio sotto la chiesa di Frassené con viale della Vittoria.
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