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Lo chef Carlo Cracco in tour nei locali del Bellunese: «Conservate le vostre tradizioni»

Lo chef ha presentato la sua linea di distillati ed è stato protagonista della cena a tema alla Cascina di Farra d’Alpago

Aggiornato alle 2 minuti di lettura
Carlo Cracco, secondo da sinistra al Kanguro 

Giornata tutta bellunese quella di venerdì per Carlo Cracco. Lo chef stellato, di origini vicentine, accompagnato da Domenico De Conti della Cuzziol Beverage, ha fatto visita ad alcuni locali e punti distributivi della nostra provincia per presentare la nuova linea di distillati che porta il suo nome, composta da un gin, un amaro bianco ed un limoncello, tutti realizzati con alcol organico e biologico.

Cracco ha fatto tappa ai supermercato Kanguro di Santa Giustina e Agordo, all’Astor di Belluno per il pranzo e alla Fenice, al ristorante Al Cacciatore di Seren del Grappa e in serata il gran finale di giornata al ristorante “La Cascina” di Farra d'Alpago. Immancabili le sessioni di autografi e selfie con chi si è trovato nei locali al momento delle visite.

Alla Cascina Cracco si è intrattenuto per tutta la sera e ha preso parte, assieme ad un centinaio di commensali, ad una cena con menù ad hoc, composto da quattro piatti preparati appositamente in abbinamento ad altrettanti cocktail realizzati con i suoi distillati.

Agli ospiti sono stati serviti, tra l’altro, un tataki di cervo in abbinamento con un Americano e un risotto con coratella di agnello dell’Alpago con Twist champagne con gin organico.

«Oggi è stato un po’ come tornare a casa; mi ha fatto estremamente piacere rivedere luoghi e persone, ed anche alcuni amici colleghi, che non frequentavo da tempo», ha detto tra l’altro Cracco.

E sulla nostra tradizione gastronomica: «La cucina bellunese è sempre attuale, caratterizzata da una forte identità e tradizione; una ricchezza che deve essere conservata cercando al contempo di renderla sempre attuale, come nel caso degli abbinamenti della cena di questa sera. La cucina è divertimento e il divertimento sta anche nel provare a fare delle cose diverse da quelle che siamo abituati a fare».

Cracco, si è intrattenuto a lungo con gli ospiti dapprima in sala, dove - a margine della degustazione - ha parlato del suo legame con il territorio veneto e bellunese e dell’origine della sua passione per i distillati, e quindi nella saletta attigua allestita per le foto e gli autografi di rito.

«Siamo molto felici e soddisfatti della serata - hanno commentato con una punta di orgoglio, Paolo e Gildo Dazzi, titolari de “La Cascina” - non solo per il fatto di aver potuto ospitare lo chef Carlo Cracco, ma anche per aver proposto ai nostri ospiti un’esperienza di gusto assolutamente contemporanea e innovativa. Il nostro locale è per noi luogo di lavoro, ma anche e soprattutto di grande passione per la cucina e i suoi sapori, che rappresentano una delle grandi eccellenze del territorio Bellunese e uno dei motori di maggior sviluppo per il nostro turismo. È un percorso in cui tradizione e innovazione devono crescere in equilibrio di pari passo e l'esperienza con chef Cracco è stata da questo punto di vista straordinaria».

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