Lavori al Polisportivo di Belluno, fondi vicini: la Dolomiti ha le valigie pronte
Aperture del governo per coprire gli aumenti dei costi: l’intervento dovrebbe iniziare in autunno
Alessia Forzin
Rifare le tribune del Polisportivo costa il doppio rispetto alla cifra che il Comune ha a disposizione. Ma Palazzo Rosso sembra proprio essere sulla strada buona per una soluzione. Non solo dal 1° luglio il governo assegnerà risorse aggiuntive pari al 10% degli importi dei lavori. Ma ci sono anche altri soldi che si possono recuperare, sempre a valere sul Pnrr, in altri ministeri. E così non dovrebbero esserci problemi a realizzare uno degli interventi più corposi del secondo piano di rigenerazione urbana cittadino: la riqualificazione del Polisportivo.
Il progetto prevede in particolare la demolizione e ricostruzione delle tribune. Il Comune ha a disposizione 3 milioni e 750 mila euro. La cifra necessaria è più elevata (servono circa 5-5,5 milioni), ma c’è fiducia di riuscire a reperirla. «È una nostra priorità fare quel lavoro», dice infatti l’assessore Franco Roccon.
POLISPORTIVO
E il recente viaggio a Roma del vicesindaco Paolo Gamba ha aperto ottime prospettive: non solo il governo garantirà quel 10% in più per il caro prezzi, ma la consegna lavori è stata anche posticipata al 30 settembre (dal 31 luglio). Il che permetterà di ridefinire i progetti e soprattutto i relativi quadri economici.
I lavori, dunque, dovrebbero iniziare in autunno. E durare circa 18 mesi. Considerando che si interverrà sulle tribune, e che quindi verranno a mancare non solo gli spazi per gli spettatori ma anche gli spogliatoi, la Dolomiti Bellunesi dovrà giocare a Sedico o Feltre per almeno una stagione, se non due (dipenderà dallo stato di avanzamento dei lavori).
«Abbiamo già affrontato il discorso con la società ma la situazione è in divenire», spiega Roccon. «Ne riparleremo anche per definire la logistica del cantiere».
DE MAS E SPES ARENA
Le aperture del governo fanno ben sperare anche per il De Mas 2: la prima gara era andata deserta, «con il 10% in più di importo la seconda dovrebbe essere più appetibile», si augura Roccon. Anche in questo caso incide il caro prezzi.
Per quanto riguarda il rifacimento del tetto della Spes arena, invece, è sempre in corso il dialogo con il ministero per ottenere i 200 mila euro in più rispetto al contributo ottenuto grazie al bando Sport e periferie. Anche per questo cantiere i costi sono lievitati, e il Comune ha chiesto aiuto a Roma.
PISCINA
In piscina, infine, devono essere fatti alcuni importanti lavori per il rinnovo del certificato di prevenzione incendi. In particolare, si tratta di trattare con vernice speciale e ignifuga le strutture portanti dell’impianto. Un lavoro complesso, perché serviranno numerose strutture mobili e fisse per raggiungere i nodi strutturali. Dell’intervento si occuperà la ditta D’Incà di Ponte nelle Alpi, il Comune ha stanziato 16.470 euro solo per questa lavorazione.
È poi necessario installare delle serrande tagliafuoco nella vasca baby e sistemare l’impianto elettrico collegato; mettere dei cancelletti per separare le tribune dal piano vasca; spostare leggermente i tornelli, in particolare quello che porta agli spogliatoi maschili, per ragioni di sicurezza.
Tutti gli interventi saranno fatti in giugno, nel periodo di chiusura annuale della piscina. Ogni anno, infatti, all’inizio dell’estate vengono pulite e manutentate le vasche. Con l’occasione saranno fatte anche tutte le altre lavorazioni necessarie per ottenere il rinnovo del certificato di prevenzione incendi.
La piscina chiuderà il 12 giugno, subito dopo la Vascalonga, e riaprirà il 1° luglio.
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