In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Ferrate Sperti e Marmol: l’iter si è concluso. In estate il via ai lavori per la messa in sicurezza

L’Unione montana Valbelluna sta per affidare l’intervento, complesso. Deon: «È urgente avviare la sistemazione, anche in ottica turistica»

Alessia Forzin
2 minuti di lettura
L’accesso alla ferrata Sperti sulla Schiara 

Ci sono voluti anni, ma sono finalmente pronti a partire i lavori sulle ferrate della Schiara. La Sperti e la Marmol sono chiuse dalle settimane successive alla tempesta Vaia (2018) per ragioni di sicurezza. Le corde sono spezzate in più punti e i chiodi sono divelti. Non è sicuro avventurarsi sulla ferrata, tanto che sulla Schiara in diversi punti sono presenti cartelli che segnalano il divieto di accesso.

Chi li ignora, lo fa a suo rischio: «Le ferrate sono chiuse, e lo rimarranno fino a quando non saranno completati i lavori di messa in sicurezza», rimarca l’assessore dell’Unione montana Valbelluna, Alex Segat, invitando a rispettare i divieti.

Proprio l’Um era stata destinataria di un contributo del Fondo Comuni di confine per la sistemazione di due ferrate, nell’ambito del progetto “Miglioramento dell’offerta turistica di alta montagna nelle aree di confine della provincia di Belluno”. 78 mila euro, che finora non sono stati spesi perché l’iter burocratico si è più volte inceppato.

Il nodo

Il nodo era la mancanza del cofinanziamento da parte del Comune di Belluno, perché le vie ferrate insistono in gran parte sul territorio del capoluogo. Belluno non è Comune di confine o contermine, e per poter utilizzare il contributo Fcc era necessario il cofinanziamento. Che è arrivato, in due tranche da diecimila euro ciascuna. Il Parco Nazionale Dolomiti bellunesi ha messo sul tavolo 35 mila euro, l’Unione montana Valbelluna tremila e a completare il quadro ci ha pensato una donazione privata di 15 mila euro. Si arriva così a 151 mila euro, la cifra necessaria per effettuare l’intervento sulle due ferrate.

Iter concluso

I lavori sono prossimi a partire: qualche giorno fa si è svolta la conferenza dei servizi, che si è conclusa con esito positivo. «Lunedì o martedì in giunta dell’Unione montana approveremo il progetto definitivo - esecutivo», anticipa il presidente dell’Um Valbelluna, Stefano Deon. «E poi il nostro ufficio tecnico potrà procedere con l’affidamento dei lavori». L’intervento sarà complesso e sarà affidato ad una ditta specializzata nell’operare in quota. Difficile dire se le ferrate saranno riaperte già nel corso dell’estate, ma sicuramente lo saranno per l’estate 2024.

Sviluppo turistico

«Abbiamo urgenza di fare i lavori, perché da molto tempo abbiamo a disposizione il contributo del Fondo Comuni di confine e dobbiamo rendicontare l’opera entro fine anno», continua Deon. Ma l’urgenza è dettata anche dalla necessità di rimettere a disposizione degli appassionati due percorsi tecnici ma spettacolari: «Quella zona è una delle più belle del nostro territorio», ricorda Deon, «ed è importante sistemare e poter riaprire le vie ferrate anche in ottica turistica, e di valorizzazione dei rifugi che ci sono sulla Schiara».

L’intervento, dunque, dovrebbe iniziare nel corso dell’estate. Mancano solo gli ultimi passaggi di natura burocratica, ma l’iter si è definitivamente sbloccato e a breve la Sperti e la Marmol saranno rimesse in sicurezza.

I commenti dei lettori