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Pompieri volontari del Basso Feltrino in festa: «Vent’anni dedicati alla nostra sicurezza»

Caserma aperta csabato 27 maggio con il grazie dei sindaci. Presentato il volume di Stefano Bavaresco “Tra la gente per la gente”

Dante Damin
2 minuti di lettura

I pompieri volontari del Basso Feltrino sfilano per la festa dei vent'anni

 

La comunità del Basso Feltrino ha festeggiato i vent’anni del distaccamento dei Vigili del Fuoco. Correva il 2003 quando venne istituito il presidio, che, fin da subito, si dimostrò un prezioso punto di riferimento non solo per i Comuni di Quero Vas e Alano di Piave, ma anche per quelli immediatamente limitrofi, i quali hanno quindi potuto beneficiare del prezioso contributo messo in campo dai volontari. In questo arco di tempo i Vigili del Fuoco hanno infatti eseguito 1. 500 interventi, con una media di cento richieste annue, partendo da quelli ordinari, per arrivare ai più complessi.

A rendere loro omaggio ci ha pensato il sindaco Bruno Zanolla, che ha espresso vicinanza agli uomini in divisa. «Un grande esempio di efficenza» ha detto il primo cittadino, «in cui l’unione delle forze, non solo istituzionali, ha contribuito al raggiungimento di vari obiettivi, il più importante dei quali è stato la sicurezza. Dobbiamo spingere sempre più sull’associazionismo e sul mettersi insieme, perché l’unità fa la forza. Se non ci fosse stata un’aggregazione all’epoca di tutti i Comuni, il distaccamento non si sarebbe potuto realizzare».

Il progetto aveva iniziato a prendere corpo nel 1999, con l’avvio di una collaborazione tra vari Comuni che si è poi rivelata proficua: il dialogo aveva portato all’acquisizione dell’attuale stabile di via Feltrina 4c ad opera dell’ex Comune di Quero e all’inaugurazione del comando, avvenuta cinque anni più tardi, nel 2004.

L’interazione aveva infine favorito l’erogazione di un cofinanziamento da parte dei vari enti, volto al sostegno delle attività dei volontari. I Vigili del Fuoco che lavorano nel distaccamento sono diciotto. Le parole di Zanolla sono state condivise dalla collega alanese Serenella Bogana, la quale ha ricordato che «i vigili del Fuoco sono indispesabili per la nostra sicurezza nei momenti di bisogno» e che «in questa sede si festeggia anche una famiglia, perché le mogli hanno sempre avuto un ruolo di grande importanza all’interno di questa realtà. Essere vigili del fuoco non è un lavoro, ma una missione. E la missione dei nostri è ancora più grande, perché sono volontari. Vent’anni di vita significano che le fondamenta erano solide. Come amministrazione abbiamo sempre sostenuto il distaccamento, perché ci sentiamo in dovere di far sì che questa realtà possa consolidarsi ulteriormente in futuro».

A celebrare le azioni dei volontari ci ha poi pensato il volume di Stefano Bavaresco “I nostri primi vent’anni, tra la gente per la gente”, che ha arricchito una giornata segnata da varie iniziative, tra le quali l’apertura della caserma al pubblico, consentendo ai bambini di visitare i mezzi di soccorso. «Essere al confine tra le province di Treviso e Belluno è un vantaggio» ha sottolineato il sindaco di Segusino Gloria Paulon, «perché si riesce a collaborare e ad avere rapporti proficui e utili tra le comunità. E il distaccamento di Quero ne è l’immagine concreta. La speranza e l’augurio è che il sentimento e la passione che i Vigili del Fuoco volontari hanno messo in campo in tutti questi anni possa essere trasmesso alle nuove generazioni. La gratificazione che si può avere nello svolgere questo mestiere credo sia una delle prossime sfide che le amministrazioni devono far comprendere ai giovani. Il volontariato è una pietra miliare delle nostre comunità: senza siamo più deboli».

Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonio Del Gallo, e il direttore interregionale, Loris Munaro, hanno concluso chiamando all’attenzione l’impegno profuso dalle fiamme rosse in Emilia Romagna.Dante Damin

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