Stangata sui rifiuti a Lamon, l’aumento è del 40%. Ecco quanto si andrà a pagare
Maccagnan: «C’erano sindaci che spingevano per penalizzare negozi e seconde case, abbiamo cercato di mediare»
Marcella Corrà
I bidoni di Valpe per la raccolta differenziata
Una vera stangata. Il nuovo servizio di raccolta e gestione dei rifiuti peserà parecchio sulle tasche dei lamonesi: in media le tariffe aumenteranno da quest’anno del 40 per cento. Se nel 2022 una persona che vive da sola pagava 97 euro, nel 2023 pagherà circa 132 euro. Una famiglia formata da due persone nel 2022 ha versato 130 euro circa, da quest’anno il conto sale a 182 euro; una famiglia di tre persone pagherà circa 225 euro e ad una di quattro arriverà un conto di 274 euro (tasse comprese).
Il costo del servizio
È affidata a Valpe Ambiente la raccolta dei rifiuti a Lamon e in altri sei comuni del Feltrino, a Sedico, nell'Unione montana Agordina e nella Unione montana Valle del Boite oltre che a Cortina. L’anno scorso il servizio costava ai lamonesi 273mila euro, quest’anno il conto quasi raddoppia, 513mila euro. Come mai? I motivi sono stati spiegati nel consiglio comunale di lunedì 29 maggio, presieduto dal sindaco Loris Maccagnan.
A far lievitare la cifra ci sono 93mila euro di investimenti (a bilancio anche nei prossimi anni), cioè l’acquisto dei nuovi bidoni, poi 80mila euro di costi di gestione in più, altri 30mila legati alla remunerazione del capitale investito (norme Arera) e oltre 30mila per lo spazzamento e la pulizia delle strade. Per fare un esempio, l’anno scorso il costo dello spazzamento fatto in economia dal Comune è stato di 2700 euro. Nell’oltre mezzo milione di euro entrano anche la gestione dell’ecocentro di Pian del Vescovo e quella dell’ecosportello di Fonzaso. Se in passato molto veniva fatto in economia, cioè con risorse e personale del Comune, ora le leggi non lo consentono e la conseguenza è il forte lievitare della spesa.
Nella stessa situazione di Lamon ci sono anche i comuni di Sovramonte e Fonzaso, mentre l’aumento a Cesiomaggiore non supera il 6-8% e addirittura a Pedavena le cifre sono molto simili a quelle degli anni passati. Infatti, hanno spiegato in consiglio comunale, a Lamon in passato si pagava la raccolta molto meno che in altri paesi del Feltrino, e ora il riallineamento delle tariffe comporta questi notevoli esborsi.
Le tariffe
La tariffa sui rifiuti è composta da due voci, una fissa e una variabile. La parte fissa è data dal numero di componenti del nucleo famigliare, la parte variabile dagli svuotamenti dei bidoni del secco. Una persona che vive sola ha una parte fissa di 76,97 euro e una parte variabile minima di 38,04 euro. Quest’ultima cifra comprende due svuotamenti del secco che vanno pagati in ogni caso, anche se non si fanno. Ogni svuotamento aggiuntivo costa 18,68 euro.
Una famiglia di due persone paga una parte variabile di tre svuotamenti (57 euro), una famiglia di tre persone ha un minimo di quattro svuotamenti da pagare. Ogni aggiunta costa sempre 18,68 euro. Sulla parte variabile c’è uno sconto del 30 per cento se si fa il compostaggio domestico (in passato chi aveva il composter godeva di uno sconto di soli due euro). Chi ha bambini sotto i 36 mesi o anziani che usano il pannolone riceve un contenitore aggiuntivo da 120 litri: ogni svuotamento di questo bidone costa 2 euro.
Le attività economiche
Anche per le utenze non domestiche il conto sarà ben più alto del passato. La quota fissa è legata ai metri quadrati dell’attività commerciale: un negozio con superficie tra 100 e 250 metri quadri paga un fisso di 129,13 euro. Va aggiunta poi la quota variabile che è data dal numero di svuotamenti (18.68 per ogni bidone del secco da 120 litri) a cui si aggiunge una quota annuale per ogni contenitore della parte riciclabile, carta, vetro e plastica. Mentre le famiglie non pagano per i materiali riciclabili, le attività commerciali sì.
Ma si guadagna qualcosa dai materiali riciclati? Nel conto economico è stata messa una cifra attorno ai 50mila euro. Negli ultimi due anni, con la crisi delle materie prime, il valore della plastica o dell’alluminio si era alzato, ora è tornato a scendere.
Aire e seconde case
I lamonesi iscritti all’Aire, e quindi che vivono all’estero, per la loro casa sull’altopiano pagano come un utente normale. La tariffa rifiuti per le seconde case è quella che si paga per una famiglia di tre persone.
Ecocentro
I cittadini possono portare gratuitamente materiali all’ecocentro, mentre le attività commerciali non lo possono fare, a meno che non paghino una tariffa annuale di 220 euro. C’è anche il ritiro a domicilio degli ingombranti: anche in questo caso si paga. Se si ha un pezzo da smaltire (ad esempio un frigorifero), il costo è di 28,50 euro, ogni altro pezzo dal secondo al sesto costa 7.50 euro.
I commenti
«La scelta del sistema tariffario è stata fatta dall’assemblea dei sindaci – ha spiegato il primo cittadino – c’è stata una mediazione, perché c’erano sindaci che volevano far gravare il maggiore costo soprattutto sulle attività economiche o sulle seconde case. Abbiamo cercato una via di mezzo». Hanno votato a favore delle nuove tariffe e del piano economico la maggioranza e due consiglieri di minoranza (Pante e Tommasini), contrari Largo e Malacarne.
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