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«Rifiutate la parità di genere, cancellatemi dalle Regole»

Singolare richiesta di Vito Dadiè “Bechìn”, rigettata perché il Laudo non la prevede. Ma il trambusto scatenato, ritenuto scorretto, gli causa comunque 20 anni di sospensione

marina menardi
2 minuti di lettura
La Casa delle Regole, in centro a Cortina 

Chiede di essere cancellato dal catasto delle Regole come segno protesta per la mancanza di parità di genere nella trasmissione del diritto di regoliere. Provocando tuttavia dei disagi interni alla Regola di appartenenza, in quanto il regoliere in oggetto quest’anno avrebbe dovuto assumere la carica di marigo. È il caso di Vito Dadiè “Bechìn”, il quale, con una lettera scritta ancora lo scorso mese di novembre alla Regola di Ambrizola, alla Comunanza e alle Regole delle quali è consorte, comunicava di non voler più far parte dell’antico ente ampezzano che gestisce il patrimonio agro-silvo-pastorale del territorio. La motivazione riguarda l’annosa questione del diritto di trasmissione dello status di regoliere anche alle donne aventi fratelli maschi, ad oggi ancora non riconosciuto dall’assemblea della Comunanza, nonostante la questione sia stata portata al voto già varie volte, e nell’ultima non sia stata approvata per pochissimi voti, su un quorum richiesto del 70%.

La cancellazione tuttavia non è avvenuta, semplicemente perchè non è prevista: se così fosse, infatti, il regoliere precluderebbe il diritto ai propri figli e discendenti di far parte dell’antico istituto di gestione del territorio, cosa questa che non è a sua volta possibile in quanto il diritto di sangue è indisponibile.

La rappresentanza della Regola di Ambrizola ha pertanto deliberato la sospensione di Dadiè per 20 anni per il comportamento scorretto verso la Regola stessa. Dadiè, infatti, avrebbe dovuto ricoprire la carica di marigo proprio quest’anno, in base al meccanismo del “rodoleto” previsto dal Laudo (lo Statuto delle Regole) che prevede che, a turno, tutti gli appartenenti ad una Regola ricoprano questo incarico. Con le sue dimissioni, la Regola di Ambrizola ha dovuto dunque “riprogrammare” l’incarico di marigo per il 2023.

Dadiè non era però l’unico ad avere dei conti in sospeso con le Regole. Fabrizio Zardini “De ra Scora”, infatti, con una lettera dello scorso marzo si era autosospeso dalle Regole per la nota vicenda della vigna 1350, da lui fondata, e della demolizione della baracca di ricovero dei mezzi agricoli che le Regole hanno dovuto effettuare in quanto non in regola con le licenze comunali. La mancanza di una baracca per il ricovero dei mezzi non permette infatti alla Vigna di proseguire la sua attività. Zardini si è autosospeso ritenendo che le Regole si siano allontanate dalla originaria natura agro-silvo-pastorale per seguire interessi economici di altro genere.

Nonostante queste frizioni interne, le Regole si stanno organizzando in questi giorni per le consuete attività estive: le gite nel Parco naturale, attività varie per i più piccoli. Le escursioni per bambini e ragazzi si svolgeranno al martedì a partire dal 27 giugno; in caso di maltempo l’escursione potrà essere recuperata il giovedì dopo. Potranno partecipare anche i genitori. Saranno presenti una guida alpina e un guardia parco. Il ritrovo sempre alle 8. 30 davanti alla Ciasa de ra Regoles. Il programma verrà affisso ogni settimana alla bacheca della Ciasa stessa. Il costo per le spese di trasporto è fissato in 5 euro per ogni escursione e verrà raccolto la mattina stessa prima della partenza.

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