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C’è da demolire un edificio a Fastro d’Arsiè: aperta tutto il giorno la Galleria San Vito

I lavori interessano la strada usata come deviazione. Il Comune cerca il proprietario, ma intanto dispone i lavori

Laura Milano
1 minuto di lettura
L'edificio di Fastro d'Arsiè da demolire 

Gallerie San Vito e Valbrenta aperte giorno e notte fino a quando il comune di Arsiè non avrà provveduto alla demolizione di un consistente edificio, sulla strada principale di Fastro e in prossimità alle “Scale di Primolano”, che ha perso i pezzi e rischia di perderne ancora a rischio della pubblica incolumità. È proprio per evitare che le vibrazioni delle auto o dei mezzi più pesanti influiscano ulteriormente sulla situazione statica della casa, che c’è l’accordo con Anas di interrompere i lavori notturni in galleria e lasciare il via libera anche dalle 21 alle 6.

Venerdì pomeriggio un cittadino fastrense ha segnalato che dall’immobile disabitato cadevano calcinacci e altro materiale di risulta sulla strada. Ragione per cui il sindaco con l’apparato tecnico, Veneto Strade, Vigili del Fuoco e Carabinieri, ha fatto seguire al sopralluogo la transennatura dell’area dove insiste la casa di grande superficie, fortunatamente non addossata o promiscua ad altre, e ha emesso un’ordinanza.

«Adesso siamo alla ricerca dei proprietari ai quali intimeremo la demolizione in tempi stretti», spiega il sindaco Luca Strappazzon, «visto che l’edificio mostra crolli e lesioni strutturali che potrebbero muoversi di più a condizioni meteorologiche avverse. Al problema della staticità della casa si aggiunge il fatto che abbiamo dovuto intervenire anche sulla viabilità comunale istituendo, fino a quando non sarà definitivamente risolta questa situazione, un senso unico alternato sul tratto di via Nazionale ove insiste il fabbricato. Le vibrazioni prodotte dal passaggio di mezzi pesanti potrebbero potenzialmente influire sulla staticità dell’edificio. Così a maggior tutela si ritiene necessario vietare il transito ai soli mezzi di peso complessivo superiore alle 3 tonnellate e mezzo. E solo dopo l’intervento, previsto massimo per fine della prossima settimana, potranno riprendere i lavori nelle gallerie a cura di Anas».

Lavori che dopo le festività di Ferragosto, sono ripresi da lunedì 21 agosto quando è stata nuovamente istituita la chiusura notturna, dalle 21 alle 6 di mattina, con la previsione (da ordinanza Anas) di terminare al 30 settembre. I tempi si allungano ancora, dunque, a causa di questo imprevisto. «Il proprietario che dovrebbe risiedere a Vicenza è obbligato a intervenire a spese proprie per la demolizione del fabbricato», aveva spiegato ieri in mattinata il sindaco Strappazzon. «È ovvio che il Comune non può attendere perché di fatto si concatenano più fattori e si interrompe un servizio. Demolire una casa ha un costo non di poco conto. Se non ci sarà disponibilità finanziaria da parte del privato si occuperà l’ente pubblico che però dovrà rientrare delle spese anticipate e sostenute», chiosa il primo cittadino.

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