Schianto alla Pedavena-Croce d’Aune, il pilota: «Un vero miracolo che nessuno si sia fatto male»
Il designer Giorgio Pirolo era alla guida della sua supercar: «L’auto è andata via dritta, forse un problema ai freni. Abbiamo rischiato di essere decapitati e potevamo investire la gente a bordo strada»
Stefano Vietina
«Siamo stati miracolati perché abbiamo corso il rischio di essere decapitati, la mia co-pilota ed io, dal guardrail ed anche di far seriamente del male alle persone presenti a bordo strada. Siamo usciti di corsa, dopo l’incidente, perché c’era parecchio fumo e temevo che la macchina potesse prendere fuoco».
È ancora scosso il designer bellunese Giorgio Pirolo poco dopo essere uscito illeso dall’incidente alla Pedavena – Croce d’Aune. «Siamo usciti sani e salvi dalla mia Frangivento Asfané che, in maniera incredibile, è passata in mezzo a due guardrail al quarto tornante della salita. Io facevo da apripista, il percorso lo conosco bene perché l’ho fatto due volte sabato ed un’altra volta questa mattina, portando su il sindaco di Pedavena».
Schianto alla Pedavena-Croce d'Aune, la Frangivento aveva già sbagliato quella curva
Tutto regolare quindi fino a quando, salendo nuovamente come apripista della seconda gara, arrivato al tornante la macchina di Pirolo, invece di effettuare la curva a gomito a destra, è andata dritta, sfondando il guardrail e andando ad impattare con l’auto di un addetto dell’organizzazione.
«Un fotografo, in particolare», spiega ancora sotto shock Pirolo, «mi ha detto che, nel corso della nostra prima ascesa in mattinata, si trovava proprio nel punto in cui la macchina ha sfondato le protezioni. Anche per lui, insomma, si è trattato di un vero miracolo».

Le ragioni dell’incidente? «Non sono riuscito a girare, ho scalato le marce ma è stato tutto inutile, la macchina è andata dritta». Un problema meccanico? «Potrebbe essere, visto che segni di frenata secca non ci sono sull’asfalto e quindi potrebbe essersi trattato di un problema all’impianto frenante».
Danni alla macchina? «In pratica è andata distrutta. Della carrozzeria in carbonio e alluminio non si è salvato nulla. Per il resto dovremo fare una perizia dettagliata per capire l’entità dei danni. È ancora troppo presto. Comunque la cellula di contenimento ha fatto il suo dovere e ci ha salvati».
Rally bellunese Pedavena - Croce d'Aune, fuori strada la supercar
Giorgio Pirolo cifre non ne fa, ma la Frangivento Asfané è una supercar il cui valore si aggira sul milione di euro, tutta made in Italy, realizzata grazie all’opera dei migliori artigiani dell’auto del bacino torinese e supportata da grande firme dell’automotive, come Pirelli per le gomme.
«Ci hanno tenuto in osservazione in una ambulanza alla partenza, soprattutto per capire se avessimo subito qualche trauma interno. Per fortuna tutto bene».
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