Pulmino troppo veloce sul dosso: feriti bambini del Castionese
La denuncia dei genitori: «L’autista non ha detto nulla, lo hanno scoperto le maestre vedendo i lividi»
Irene Aliprandi
Lividi, piccole ferite sanguinanti e botte che hanno provocato dolori alla testa, alla schiena, a braccia e gambe, senza escludere il rischio di fratture. Genitori inferociti, nel Castionese, dopo quanto successo lunedì mattina sul pulmino navetta che porta gli alunni della scuola elementare di Badilet, chiusa per lavori, alla struttura del Parco Città di Bologna.
La segnalazione arriva da Mirco Costa, consigliere comunale capogruppo di Valore Comune e padre di due bambini che erano a bordo del pulmino. Costa ha saputo dell’accaduto dalle maestre che, dopo aver visto i bambini arrivare a scuola con lividi e ferite, hanno telefonato ai genitori per avvisarli.

«L’autista dello scuolabus ha preso il nuovo dissuasore in via Del Favero, a Castion, a una velocità eccessiva e i bambini sono stati sbalzati andando a sbattere e facendosi male. Pare che proprio quell’autista abbia fatto la stessa cosa anche la settimana scorsa, ma andando un po’ più piano e senza conseguenze. Stavolta invece tutti i bambini si sono molto spaventati. Io per correttezza verso gli altri genitori parlo solo dei miei figli: uno ha un livido sul collo, l’altro ha una ferita e un gran dolore al gomito e servono accertamenti».
A far arrabbiare le famiglie è stato anche il silenzio dell’autista dopo l’accaduto: «Per fortuna», prosegue Costa, «le maestre sono molto attente e dopo aver visto le condizioni dei bambini ci hanno chiamati subito. Dispiace molto che l’autista non abbia sentito la necessità di avvisare la scuola, perché un incidente può succedere ma l’accaduto andava comunicato. Quando a bordo hai tante persone, bambini che potrebbero non essere legati, devi andare piano». Sul pulmino, infatti, l’unico adulto è l’autista, non ci sono accompagnatori che possono verificare che tutti i bambini si siano legati.
Costa si concentra proprio sul dissuasore: «Dopo aver ristretto la carreggiata e dopo aver istituito il senso unico in salita, serviva davvero un dissuasore di quelle dimensioni in via Del Favero? Tra l’altro attualmente non è ancora stato dipinto con la segnaletica orizzontale e si vede poco, anche se il cartello c’è. Se il dosso serve per limitare la velocità, non è prioritario realizzarli dove c’è davvero un traffico sostenuto e troppo veloce, come a Mussoi, ad esempio?».
Ma ci sono altre due problematiche legate alla navetta che parte da Faverga e va in centro: «Il pulmino parte da Faverga alle 7.45 che l’orario di inizio delle lezioni, quindi i bambini arrivano sempre a scuola in ritardo. Non si capisce perché, visto che è una navetta dedicata solo a quel servizio. Nonostante si sapesse da tempo che la scuola di Badilet non può essere utilizzata, il Comune ci ha comunicato gli orari del trasporto solo tre giorni prima dell’inizio della scuola. Infine, alla partenza del pulmino non c’è nessuna pensilina per riparare dalla pioggia i bambini in attesa. L’ho segnalato al consigliere delegato alle frazioni e mi ha assicurato che se ne occuperà, ma la questione è urgente visto che qui piove sempre».
Nel frattempo, in Comune all’ora di pranzo non era ancora arrivata nessuna segnalazione diretta: «Abbiamo appreso dei fatti dal post pubblicato su Facebook dal consigliere Costa», spiega l’assessore alla scuola, Roberta Olivotto, «ma non da altre fonti, né dalla scuola né dai genitori. Gli uffici comunali hanno chiamato la ditta e anche questa non sapeva nulla dell’accaduto. Abbiamo deciso di scrivere in via ufficiale alla ditta chiedendo che ci mandino una relazione su quanto accaduto».
I bambini iscritti alla scuola elementare di Badilet che usufruiscono della navetta da Faverga al Parco Città di Bologna sono una novantina distribuiti su quattro pulmini.
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