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Feltre, le foto dell’archivio Rizzarda raccontano la storia delle arti decorative del Novecento

Nuovo appuntamento nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune e dai musei Civici per celebrare i 140 anni dalla nascita del maestro del ferro battuto

Raffaele Scottini
1 minuto di lettura

«La parte documentale fotografica costituisce una componente molto importante, e forse meno conosciuta, dell’Archivio Rizzarda, fondamentale per conoscere la produzione del maestro feltrino, alcuni aspetti della sua vita, ma anche la temperie culturale di quegli anni».

Il consigliere delegato alla cultura Samuele Spada annuncia così il nuovo appuntamento nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune e dai musei Civici per celebrare i 140 anni dalla nascita del maestro del ferro battuto Carlo Rizzarda, in programma venerdì 31 alle 18 nella galleria a lui dedicata. «Con questa iniziativa», aggiunge Spada, «vogliamo così puntare i riflettori su questa preziosa dotazione della nostra galleria e dare luce a questi straordinari album fotografici».

“Il ferro battuto fotografato” è il titolo dell’incontro rivolto agli appassionati di fotografia, soprattutto storica, ma anche semplicemente a chi è curioso di saperne di più sulle collezioni dei musei civici e sulla costante attività di restauro dei beni conservati. Interverrà Elvira Tonelli, titolare della ditta “La Fototeca” di Bologna, specializzata nel restauro di materiali fotografici. L’esperta illustrerà il restauro di due album fotografici dell’archivio Carlo Rizzarda, che comprende cinque album degli anni Venti contenenti foto d’epoca che ritraggono manufatti in ferro battuto, esposizioni (Biennali di Monza, mostra collettiva del 1926 nella Galleria Lino Pesaro, 93esima Esposizione di belle arti della Società amatori e cultori di belle arti del 1927, Fiera di Milano del 1928 e così via) e ambienti vari, come atri e saloni di palazzi milanesi. Si tratta di materiali preziosissimi per lo studio delle arti decorative del Novecento. Attualmente sono stati restaurati due album con copertina di pelle, che contengono rispettivamente 213 e 178 foto che sono state tutte digitalizzate. L’archivio fotografico comprende però anche oltre mille lastre al bromuro d’argento, gli album dei funerali di Rizzarda, le foto della sua famiglia e il catalogo dei ferri.

Di tutto questo parlerà Valentina Pellegrinon, che ha dedicato la sua tesi di laurea a questo argomento e lo ha già esposto a febbraio all’Accademia di San Luca a Roma nel corso del convegno “La nuova età del bronzo. Fonderie artistiche nell’Italia post-unitaria (1861-1915)”. Per informazioni telefonare al numero 0439 885242 oppure scrivere via e-mail all’indirizzo museo@comune.feltre.bl.it

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