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L’aiuto regista Scussel gira un “corto” nella sua Val di Zoldo: «Un’emozione»

Il bellunese fa parte del team dell’Accademia del cinema di Berlino. Il film diretto da Max Kern è agli ultimi ciak e vedrà la luce in autunno

Mario Agostini
Aggiornato alle 1 minuto di lettura
Le riprese del cortometraggio nei boschi di Val di Zoldo 

Il personaggio

L’aiuto regista Edoardo Scussel gira un corto nella sua Val di Zoldo. Ultimo colpo di ciak per il cortometraggio ambientato e girato da un team internazionale dell’Accademia del cinema di Berlino.

Diretto dal regista Max Kern, il corto tratta la storia di un suo nonno che durante l’ultimo conflitto mondiale riuscì a sottrarsi all’incorporazione nella Wehrmacht, scappando in montagna e nascondendosi, per mesi, in una baita in mezzo al bosco, nutrendosi di erbe, frutti e qualche selvatico, preso senza far rumore.

Zoldo, la vallata hanno offerto l’ideale sintesi di paesaggi e baite per questo lavoro ambizioso ma molto importante. Purtroppo è mancata la neve che avrebbe creato l’atmosfera perfetta per le riprese coordinate da Edoardo Scussel originario proprio della Val di Zoldo.

Scussel, ci racconti questa esperienza.

«Direi proprio di sì. Dopo dieci anni passati a Berlino, sono finalmente riuscito a girare un corto a Zoldo. Non era il primo in Italia, ma lavorare a casa mia è stata una bella soddisfazione. Ho trovato tanta collaborazione nella gente di Zoldo, da chi lavora in municipio a Florio, dal Gioanin a Gerry, da Charlie a Michela, fino ai miei familiari».

Perché girare questo corto proprio qui, in Val di Zoldo?

«Il regista chiedeva una location con tre caratteristiche fondamentali: montagna, baita rustica e neve. Le prime due erano infrastrutturali, la terza un pio desiderio che, infatti, non si è realizzato».

E come avete fatto?

«Per girare una scena importante, abbiamo provveduto a ricreare neve sintetica, in pratica cellulosa e cotone. Il tutto costoso ma efficace. Per le scene dove eravamo meno vincolati abbiamo girato sopra i 2000 metri. Lì la neve era tanta e bellissima».

Quando pensa che questo film potrà essere pronto?

«Dobbiamo far presto perché lo vogliamo presentare entro l’autunno a diversi festival. Però la post produzione non mi riguarda direttamente. La mia parte si è conclusa qui, nel modo migliore».Mario Agostini

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