
Estate 2023, in Veneto una lunga festa di musica condivisa. La voglia di concerti che ha contagiato tutti
Dai 60 mila per i Pinguini formato famiglia ai 40 mila per i Rammstein e il popolo metal. Incassi record e ricadute positive
È stata l’estate dei concerti fenomeno. Una voglia incontenibile di festa condivisa, di musica e di spettacolo ha attraversato l’Italia da Nord a Sud. A dispetto dei venti di crisi, il pubblico ha fatto le sue scelte, e grazie anche alle prevendite aperte con larghissimo anticipo ha fatto bene i conti e non è mancato all’appuntamento con il cantante o il gruppo più amato.
Anche tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia la musica dal vivo è tornata a macinare numeri altissimi superando i 450 mila spettatori, e ha messo in corsa anche l’economia che gira intorno.
RECORD A SAN GIULIANO
Venezia, per cominciare. L’organizzazione di Vela Spa conferma cifre molto interessanti per gli eventi in città attestandosi attorno alle 85mila presenze complessive.
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«Con i Pinguini Tattici Nucleari a San Giuliano siamo arrivati a 60mila presenze; in Piazza San Marco, per Laura Pausini, 5mila a sera per tre serate consecutive. Senza dimenticare 3900 presenze complessive nei caffè storici della Piazza» dice Fabrizio D’Oria, direttore operativo Vela Spa.
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«Gli altri concerti in Piazza San Marco, con l’orchestra de La Fenice e con Paolo Conte, hanno portato 3500 persone in platea e 800 negli esercizi pubblici; numeri inferiori alla Pausini per la scelta di calibrare il tipo di spettacolo con una determinata logistica non occupando l’ultima parte della piazza».
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Da non dimenticare i 2mila fan di Diodato al Parco della Bissuola di Mestre il 27 giugno e il sold out (di poco superiore al migliaio di posti) di Damien Rice alla Fenice l’11 luglio.
CIFRE DI MARCA
La vicina Treviso ha vissuto alla grande, per qualità e per numeri, le classiche due settimane del festival Suoni di Marca, totalizzando un numero vicino alle 60mila presenze con artisti quali Gianluca Grignani, Marlene Kuntz e Francesca Michielin, tra gli altri.
STADIO DA 110 (MILA) E LODE

Sul versante padovano, Zed risponde con cifre ancora superiori. A bocce ferme, è la socia fondatrice Valeria Arzenton a commentare una stagione elettrizzante tra concerti e show da tutto esaurito.
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«Per noi l’estate 2023 si chiude qui, ma in realtà più che di una chiusura si tratta dell’apertura di una nuova fase all’insegna dei “lavori in corso” per i mesi a venire, che saranno altrettanto ricchi di appuntamenti e sorprese. Sono stati due mesi, giugno e luglio, davvero intensi, all’interno di un semestre particolarmente significativo: tre eventi allo stadio, il decennale lungamente atteso del festival a Piazzola sul Brenta, un lungo tour primavera-estate di oltre 25 date del trio Marco e Pippo, 45 eventi al Geox, sette alla Kioene Arena, e altri 15 tra Fiera di Padova, Zoppas Arena e altre location» dice Arzenton.
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Circa 110mila gli spettatori totali nei tre concerti all’Euganeo (40mila Rammstein, 35mila Marco Mengoni e altrettanti per Tiziano Ferro) e circa 40mila spettatori per il Piazzola Live Festival, dei quali oltre 8mila solo per la serata con Checco Zalone.
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EFFETTO A CATENA
Impossibile negare quanto l’impatto positivo della grande macchina degli eventi dal vivo vada ben oltre la gioia dei fan o l’incasso degli organizzatori, come sottolinea ancora Arzenton: «Va posta nuovamente l’attenzione sui benefici degli eventi sul territorio in cui vengono realizzati. In questo caso guardiamo a Padova e alla sua provincia, con il Gran Teatro Geox, la Kioene Arena, la Fiera, lo Stadio Euganeo, l’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta, ma anche Hall, Sherwood, Parco della Musica, Castello Festival e Teatro Verdi. Sono tutte realtà che insieme fanno sistema culturale in maniera continuativa e strutturata, e che con le loro programmazioni danno una forte spinta alle attività commerciali portando avanti un’azione di marketing territoriale irripetibile».
GUARDANDO AVANTI
Difficile, in questa visione, dimenticarsi dell’Arena della Musica, su cui interviene il socio e project manager di Zed Live, Daniele Cristofoli. «È il tassello che completerebbe un circolo virtuoso e rappresenterebbe un’opera di vitale importanza per l’intera regione e non solo. Ad oggi, a contendersi i grandi eventi indoor sono Milano, Torino e Bologna: avere una struttura simile in Veneto, non necessariamente a Padova, proietterebbe la nostra regione ancor più in vetta a livello nazionale nell’ambito degli eventi dal vivo, con tutte le enormi ricadute positive del caso. Per questo oggi siamo aperti a discutere di questo progetto con chiunque ne comprenda le potenzialità e abbia la volontà di intraprendere un simile percorso. Perdere questa occasione sarebbe una sconfitta per tutto il territorio».
IL FORMAT “DATA ZERO”
A chiudere il bilancio, la programmazione friulana: Fvg Music Live e Vigna PR hanno ideato e stanno portando avanti il format delle “date zero” negli stadi di Friuli e Veneto. «Allo stadio di Lignano Sabbiadoro, per Tiziano Ferro, abbiamo totalizzato oltre 20mila spettatori. Con Ultimo siamo arrivati a 27mila, sold out. A Bibione erano oltre 25mila per Mengoni, così come a Trieste per i Maneskin» dicono gli organizzatori.
«Ed è stato un successo anche a Villa Manin: i “Concerti nel Parco” hanno coinvolto più di 15mila persone tra Lazza e Morandi, unendo varie generazioni, ponendosi come vera chicca e portando nomi internazionali tra i più quotati a livello mondiale come i Black Country, New Road, che hanno visto accorrere un migliaio di persone da Friuli, Veneto e Slovenia».
In agosto Lignano sarà anche impegnata con gli eventi dell’Arena Alpe Adria, dal 19 al 2 settembre, a chiudere la stagione: «Sul palco di Nottinarena si alterneranno Il 19 agosto I Soliti Idioti, il 20 agosto Paola & Chiara, il 26 agosto Robert Plant, il 27 agosto Canto Libero (progetto tributo a Battisti), il 31 agosto i Franz Ferdinand e il 2 settembre i Coma Cose». La musica ringrazia.
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