
L'indagine rileva che è sempre la grande distribuzione a tenere banco, per il 90% dei consumatori. La spesa è quotidiana oppure si rinnova ogni 2/3 giorni (69%), e solo il 27% degli italiani pratica la grande spesa settimanale. Per prevenire lo spreco che colpisce le confezioni grandi, che rimangono aperte più tempo, la maggioranza degli italiani preferisce confezioni piccole (64%). Plebiscitaria, infine, l'attenzione alla data di scadenza nelle etichette (91%).
"È una visione a 360 gradi dello spreco alimentare - ribadisce Barbara Degani, sottosegretario all'ambiente - che ha una dimensione enorme, come ci ha detto la Fao nel 2011, per cui è stato fondamentale capire cosa accadesse a casa del consumatore proprio per meglio indirizzare le politiche anti spreco". "Importante - conclude - è anche capire il costo dello spreco che spesso non viene calcolato e su cui abbiamo lavorato". Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, dal canto suo ribadisce infine che negli italiani "aumenta la percezione dello spreco, per cui si deve intervenire con la prevenzione".