
I dati indicano che nelle due regioni la neve ha una struttura diversa, nelle Alpi la più comune è quella caratterizzata da sottili aghi mentre al polo è soprattutto composta da minuscoli frammenti irregolari. Curiosamente i classici cristalli a sei rami, usati come immagine simbolo della neve, sono una vera rarità, appena il 10% del totale sulle Alpi e il 5% nell'Artico.
Le misure proseguiranno anche il prossimo anno e si sposteranno in Corea del Sud, dove si terranno i giochi olimpici invernali, e una volta finita la raccolta i dati verranno confrontati con le informazioni relative alla neve che si trova a terra. Una delle domande a cui si vorrebbe trovare risposta è ad esempio capire quanta acqua in realtà sia presente nei manti nevosi. Un dato fondamentale per stimare le risorse di acqua potabile accumulata nei ghiacci e che potrebbe variare molto in base alla forma dei fiocchi di neve caduti.