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Dalle Alpi all'Artico per svelare i misteri dei fiocchi di neve

I ricercatori svizzeri hanno messo a punto una speciale macchina fotografica capace di cogliere da tre differenti angolazioni la caduta dei singoli fiocchi di neve. Obiettivo: studiarne la forma per capirne il comportamento a terra

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ROMA - Catturare tutti i segreti dei fiocchi di neve: è l'obiettivo dei ricercatori svizzeri del Politecnico di Losanna che usando speciali macchine fotografiche vogliono capire come la forma dei cristalli, che può andare da piccolissimi frammenti fino agli splendidi cristalli a sei "rami", possa influire sul comportamento della neve a terra. Come spiegano sulla rivista Atmospheric Measurement Techniques, i ricercatori svizzeri hanno messo a punto una speciale macchina fotografica capace di cogliere da tre differenti angolazioni la caduta dei singoli fiocchi di neve. Il sistema è stato posizionato sulle Alpi e nell'Artico e ha raccolto le foto di migliaia di fiocchi differenti permettendo di catalogarli in sei gruppi in base alla loro forma.

I dati indicano che nelle due regioni la neve ha una struttura diversa, nelle Alpi la più comune è quella caratterizzata da sottili aghi mentre al polo è soprattutto composta da minuscoli frammenti irregolari. Curiosamente i classici cristalli a sei rami, usati come immagine simbolo della neve, sono una vera rarità, appena il 10% del totale sulle Alpi e il 5% nell'Artico.

Le misure proseguiranno anche il prossimo anno e si sposteranno in Corea del Sud, dove si terranno i giochi olimpici invernali, e una volta finita la raccolta i dati verranno confrontati con le informazioni relative alla neve che si trova a terra. Una delle domande a cui si vorrebbe trovare risposta è ad esempio capire quanta acqua in realtà sia presente nei manti nevosi. Un dato fondamentale per stimare le risorse di acqua potabile accumulata nei ghiacci e che potrebbe variare molto in base alla forma dei fiocchi di neve caduti.