
Ogni anno si riversano in mare 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che cominciano subito la loro azione devastante soffocando delfini e tartarughe e poi continuano a far danno frammentandosi in particelle sempre più piccole che spesso sono scambiate per cibo e ingerite dai pesci che finiscono sulla nostra tavola.
Il problema è particolarmente consistente in alcune aree del pianeta e il Mediterraneo è tra queste. Tanto che il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha annunciato la nascita di una task force per fronteggiare l'invasione della plastica. Undici Paesi hanno già aderito e l'iniziativa sarà rilanciata il 10 giugno, a Bologna, al G7 ambiente.
Il marine litter, ha spiegato Galletti, "ha assunto un'importanza sempre più strategica, essendo ormai globalmente riconosciuto come una delle principali minacce non solo per gli ecosistemi ma anche per la crescita sostenibile dei nostri Paesi". Il ministro ha inviato al direttore esecutivo dell'Unep, Erik Solheim, una lettera di adesione alla campagna Clean Seas.
Mediterraneo di plastica “Ecco le isole fatte di rifiuti”
Il Sea Sweeper potrebbe abbattere drasticamente questo tipo di inquinamento visto che l'80% delle 731 tonnellate di rifiuti di plastica che ogni giorno finiscono nel Mediterraneo (secondo l'Unep questi numeri raddoppieranno entro il 2025) viene trasportato dai fiumi.