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Regno Unito: i supermercati dichiarano guerra agli imballaggi in plastica

Tesco, Aldi, Lidl e aletre catene aderiscono alla campagna contro l'inquinamento e promettono di ridurre il packaging. Con l'obiettivo di renderlo riutilizzabile e riciclabile entro il 2025

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LA GUERRA dichiarata dal Regno Unito alla plastica vede nuovi alleati contro l'inquinamento. A cominciare dalla vendita. Sei dei più grossi marchi di supermercati tra i più diffusi nel Paese hanno aderito alla campagna avviata dal governo per abbattere la diffusione del materiale che sta soffocando il Pianeta, che solo pochi giorni fa ha dato una stretta all'usa e getta vietando cannucce e cotton fioc. Secondo quanto riportato da Bbc, Tesco, Sainsbury's, Morrison, Aldi, Lidl e Waitrose sono solo alcuni dei 42 rivenditori che hanno deciso di sposare la causa ambientalista per l'abolizione degli imballaggi in plastica entro il 2025.
L'impegno per la riduzione della plastica c'è, dunque, anche se non è dato sapere in quali termini avverrà nei prossimi mesi. Gli stessi supermarket che hanno aderito alla politica plastic-free non hanno infatti la minima intenzione di dichiarare il quantitativo di packaging diffuso sui loro scaffali, né tantomeno quanto siano pronti a investire di più per riciclarlo. Ma la decisione viene comunque letta dal governo britannico con ottimismo, come conferma il segretario all'Ambiente, Michael Gove, commentando che la ricetta può funzionare solo se istituzioni, imprenditori e consumatori lavorano insieme.

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Nel momento in cui la consapevolezza dell'emergenza di salvare il Pianeta dall'inquinamento di plastica e microplastiche è stata raggiunta al livello globale, ben venga l'assunzione di responsabilità da parte di aziende e rivenditori, purché non resti una promessa. Come quella di Coca-Cola e Asda che, si spera lo facciano sul serio, si sono incamminati sulla retta via per eliminare gli imballaggi usa e getta a favore di un nuovo e più virtuoso design delle confezioni. Un esempio seguito anche da colossi delle vendite come Marks & Spencer o Procter & Gambles che si dicono pronti a rendere il packaging dei loro prodotti riciclabile.
I primi passi per disincentivare l'uso della plastica sono stati fatti. Ora la legge dovrà fare il resto perché entro il 2025 gli imballaggi diventino appunto riutilizzabili, riciclabili o compostabili al 100%, il 70% venga effettivamente riciclato e il restante packaging in plastica contenga il 30% di materiale riciclabile; gli imballaggi di singoli prodotti vengano eliminati del tutto. Entro l'estate saranno annunciati nuovi provvedimenti per incentivare l'economia circolare basata su riuso e riciclo del packaging. E se consideriamo che il 95% degli imballaggi - che sono buona parte degli 8,3 miliardi di tonnellate di rifiuti sparsi ovunque - ora risulta utilizzato solo una volta (dati Ellen MacArthur Foundation), la speranza è di cominciare a liberare prima possibile il globo terracqueo perché torni a respirare.