
Già nei primi 21 giorni, racconta il Guardian, ha percorso 1.512 chilometri attraversando i ghiacci marini dopo avere lasciato Spitsbergen, nell'arcipelago norvegese delle Svalbard, il 26 marzo 2018. Il 16 aprile dello scorso anno è arrivata in Groenlandia, poi il suo viaggio è proseguito verso Ellesmere Island, in Canada, dove è appena arrivata.
"Sulle prime non credevamo fosse vero", ha detto la ricercatrice Eva Fuglei che ha seguito le tracce della volpe. Un viaggio così lungo, sostengono i ricercatori nello studio "La corsa di una femmina attraverso il ghiaccio marino", non era mai stato registrato per questo animale. Tanto che in un primo momento hanno pensato che il collare potesse essere andato perduto o finito a bordo di una barca. Ma una volta appurato che di natanti tra i ghiacci non ce n'erano, ha spiegato Fuglei al quotidiano britannico, non c'è stato altro da fare che "tenere il passo".
I dati trasmessi ogni giorno parlano chiaro: spostandosi tra i ghiacci, la volpe ha camminato per una media di 46,3 chilometri al giorno, arrivando a percorrere anche 155 chilometri in un solo giorno, quando si trovava sulla calotta glaciale della Groenlandia settentrionale. Anche questo un dato eccezionale, secondo Fuglei: "Il tasso di movimento più veloce mai registrato per questa specie".
I ricercatori ritengono che la grande quantità di terreno coperto in quel giorno potrebbe indicare che la volpe abbia usato il ghiaccio marino come "mezzo di trasporto". "Il ghiaccio marino gioca un ruolo chiave nel fatto che le volpi di montagna migrino tra le aree, incontrino altre popolazioni e trovino cibo", ha detto Fuglei sottolineando che si tratta della prima volta che viene documentata la migrazione delle volpi artiche tra i continenti e gli ecosistemi nell'Artico. Il viaggio della volpe ha sollevato preoccupazioni su come l'influenza del cambiamento climatico sul ghiaccio marino potrebbe avere un impatto sulla capacità di migrazione degli animali.