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La Cina lancia un microsatellite di osservazione polare

Pesa 10 chili, il lancio previsto a settembre. Le sue telecamere possono conseguire coprire completamente l'Antartico e l'Artico in cinque giorni e rafforzare il monitoraggio della dispersione dei ghiacci in mare e del distacco del ghiaccio. E un radiotelescopio identifica 93 pulsar

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Il team di ricercatori attorno al micro satellite Ice pathfinder
Il team di ricercatori attorno al micro satellite Ice pathfinder 
PECHINO - L'attività della Cina nel settore spaziale non si arresta. Le ultime notizie in arrivo da Pechino parlano di un satellite di telerilevamento in orbita per l'osservazione del clima polare e dell'ambiente che verrà inviato in orbita nel mese di settembre. Il satellite chiamato "Ice Pathfinder" (Codice: BNU-1), che pesa solo 10 chilogrammi, è dotato di telecamere ad alta risoluzione che possono conseguire la copertura completa dell'Antartico e dell'Artico in cinque giorni e rafforzare il monitoraggio della dispersione dei ghiacci in mare e del distacco del ghiaccio. Inoltre, è dotato di un sistema di identificazione automatica che consente alle navi di navigare attraverso alcune parti o nell'intera regione polare.  Il microsatellite di osservazione polare è stato sviluppato da scienziati della Beijing Normal University e sviluppato dalla Shenzhen Aerospace Dongfanghong Development Ltd. Il sistema sarà gestito dalla Chinese University Corporation for Polar Research. Il progetto ha una durata di un anno e migliorerà la capacità di telerilevamento polare della Cina. Secondo Cheng Xiao, scienziato responsabile del progetto, i dati saranno utilizzati anche per studiare i cambiamenti climatici globali e sviluppare le rotte di navigazione nell'Artico.

Fa notizia anche l'ultima osservazione del radiotelescopio sferico cinese con apertura di cinquecento metri, il più grande radiotelescopio a parabola del mondo, che ha identificato 93 nuove pulsar a partire da ottobre 2017 come annunciato da i ricercatori che vi lavorano. Una pulsar è una stella di neutroni rotante altamente magnetizzata, che emette due fasci di radiazione elettromagnetica. I ricercatori hanno detto che dalla prima volta che il dispositivo ha riferito di aver trovato pulsar (ovvero nell'ottobre 2017), il telescopio cinese ha già rilevato 132 possibili stelle di questo tipo, 93 delle quali sono state confermate. Zhu Wenbai, studioso degli Osservatori Astronomici Nazionali, ha sottolineato che da quando la prima stella pulsar è stata scoperta nel 1967, un totale di circa 3.000 pulsar sono state identificate dagli scienziati nel mondo. L'osservazione di pulsar è un compito importante per il telescopio cinese, che può essere utilizzato per confermare l'esistenza di radiazioni gravitazionali e buchi neri, aiutando a risolvere molte altre importanti questioni fisiche. Situato in una depressione carsica naturalmente profonda e circolare nella Provincia sudoccidentale cinese di Guizhou, il dispositivo è stato testato a partire dal settembre 2016. Questo telescopio cinese serve anche per l'esplorazione delle molecole interstellari e dei segnali di comunicazione interstellare.