

A riscaldare così il Polo Nord, secondo le mappe del Centro meteo americano Gfs (Global forecast system), è un flusso di aria 'bollente' proveniente dall'Asia e diretta nell'area dell'Artico, per esempio in Siberia. Tra le conseguenze, l'accelerazione della fusione dei ghiacci (già al di sotto della media) e le ripercussioni ambientali come il ritorno del freddo in Canada e in Usa.

Inoltre le correnti polari potrebbero ritrovarsi di fronte a quelle più calde, in salita, provenienti dal Golfo del Messico, innescando così delle 'super-celle' negli Stati centrali, e il conseguente rischio della formazione di tornado.
