Del primo sciopero globale per il clima del marzo 2019 Filippo Sotgiu, all'epoca al quinto anno delle superiori e rappresentante di istituto in un liceo di Olbia, non ne aveva sentito parlare. "L'estate prima del mio ultimo anno - racconta - Greta Thunberg ha iniziato la sua protesta al parlamento svedese. L'avevo seguita ma non sapevo della manifestazione mondiale. Me l'ha detto un amico e ho subito deciso di partecipare. Così mi sono avvicinato alla causa ambientalista e al movimento dei Fridays for Future".
Oggi Filippo ha 21 anni, è al terzo anno di matematica alla Sapienza a Roma, con un diploma in pianoforte al conservatorio, ed è uno dei portavoce nazionali di Fridays For Future. La sua battaglia contro la crisi climatica la combatte nelle strade della Capitale, dove ora sta preparando il nuovo sciopero globale del 25 marzo. "Qui a Roma il movimento - spiega - è molto più attivo che a Olbia. Anche perché i problemi del territorio sono tanti di più. Troppi. Non si riesce quasi ad afferrare tutto quello per cui c'è da combattere".
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Un problema riconosciuto anche dall'amministrazione locale e che il sindaco Roberto Gualtieri ha inserito nel piano per la mobilità sostenibile. "Vero - spiega Filippo - ma di azioni concrete e a breve termine ce ne sono poche. Servono nuovi tram, nuove fermate ferroviarie cittadine, nuove linee di metro. E servono ora. Invece i tempi previsti non sono umani. Le modifiche strutturali di cui ha bisogno la città rimangono troppo a lungo termine. Non ce lo possiamo permettere".
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