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Col bonus il filtro al rubinetto taglia la plastica e costa fino alla metà

Col bonus il filtro al rubinetto taglia la plastica e costa fino alla metà
L'agevolazione può essere richiesta sia dalle persone fisiche che da commercianti, imprese e professionisti per i locali dove si svolge l'attività
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Acqua del rubinetto più fresca, più leggera, con le bollicine e anche con il bonus fiscale. Chi sta pensando di affrontare la spesa per un impianto domestico di miglioramento della qualità dell'acqua, puntando a dare l'addio alla plastica, può contare infatti fino alla fine dell'anno sul bonus idrico, un rimborso fiscale che può arrivare fino al 50% della spesa. In questo modo si può risparmiare sulla plastica delle bottiglie ma attivarsi per un uso più consapevole delle risorse, un impegno quanto mai attuale in questa estate caldissima.

Gli impianti agevolati

Il bonus idrico è un credito d'imposta che può essere spese per ridurre l'Irpef nella dichiarazione dei redditi o in compensazione ad esempio per l'Imu. Il credito è riconosciuto per le spese sostenute per l'acquisto di impianti domestici per il filtraggio, la mineralizzazione, il raffreddamento e l'aggiunta di anidride carbonica alimentare E290. Si tratta in sostanza quei sistemi che consentono di rendere più gradevole l'acqua del rubinetto, più leggera e anche frizzante. Con la loro installazione si ottiene anche una riduzione degli sprechi grazie alla possibilità di avere direttamente dal rubinetto l'acqua alla temperatura che si desidera, senza farla scorrere inutilmente.

Chi ha diritto al bonus

L'agevolazione può essere richiesta sia dalle persone fisiche che da commercianti, imprese e professionisti per i locali dove si svolge l'attività. Detrazione anche per enti del Terzo settore. Il credito è riconosciuto per un impianto per immobile. L'importo massimo delle spese su cui calcolare l'agevolazione è fissato in 1.000 euro per ciascun appartamento, e in 5.000 euro per ogni immobile adibito all'attività imprenditoriale, professionale o commerciale. Tetto di spesa a 5.000 euro anche per gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti nel caso in cui l'immobie sia destinato all'attività istituzionale.

Solo spese tracciabili

Per ottenere l'agevolazione è richiesto il pagamento con strumenti tracciabili, e la fattura, o lo scontrino con il codice fiscale di chi sostiene la spesa. I dati dovranno poi essere indicati nella domanda che si potrà presentare il prossimo anno, dal 1° gennaio al 28 febbraio solo per via telematica, dall'rea riservata sul sito delle Entrate o tramite Caf. Quanto all'importo che verrà effettivamente riconosciuto sotto forma di credito d'imposta, poiché la legge ha previsto un limite complessivo di cinque milioni di euro l'anno la percentuale effettivamente spettante dipenderà dal totale delle richieste presentate. Il credito riconosciuto per le spese del 2021 è stato pari al 30% proprio a causa del gran numero di domande.

Le bottiglie risparmiate

L'obbiettivo dichiarato del bonus è quello di risparmiare la plastica, e le informazioni sulle spese devono anche essere trasmesse all'Enea. Sulla base dei dati l'ente effettuerà il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate a uso potabile ottenuta grazie all'acquisto degli impianti domestici.

La detrazione per gli addolcitori

Oltre al credito d'imposta specifico per questi impianti, poi, quando l'obbiettivo è solo quello di migliorare in generale la qualità dell'acqua domestica, è sempre prevista la detrazione del 50% per l'acquisto degli addolcitori nell'ambito del bonus casa. L'agevolazione fiscale, però, è ammessa solo in abbinamento al rifacimento dell'impianto idraulico e non per il sistema in sé, in quanto l'acquisto è agevolato solo se può rientrare nella di manutenzione straordinaria. L'agevolazione del 50%, invece, è sempre riconosciuta quando l'addolcitore viene installato in condominio, perché sono sempre agevolati anche i semplici interventi di manutenzione ordinaria quando questi vengono effettuati sugli impianti comuni.