Formare per innovare e rendere il mondo più sostenibile. Questo è una delle ragioni che ha portato tra la fine del 2021 e l’inizio di quest’anno alla realizzazione del primo corso di alta formazione in ecodesign per studenti e neolaureati, organizzato da Erion Packaging in collaborazione con Economiacircolare.com e patrocinato da Isia, l’istituto universitario di design italiano e da Poliarte di Ancona. È nato così “Ecodesign the future, packaging edition”, il workshop che ha coinvolto 30 giovani partecipanti e che si è concluso con la realizzazione di diversi progetti di ecopack innovativi, di cui tre premiati con i relativi team. Ci troviamo, infatti, in un’epoca nella quale ridurre l’impatto ambientale di prodotti e servizi è diventato indispensabile per preservare il futuro del pianeta e diventerà sempre più una leva strategica per attirare i consumatori più sensibili. Eppure, nonostante questo contesto, finora poco è stato fatto a livello formativo.
“Parliamo sempre di dare delle possibilità alle giovani generazioni. Diciamo che il futuro del pianeta è nelle loro mani, bene ma io credo che sia giunto il momento di dargli, oltre alle parole, anche gli strumenti per sfruttarle al meglio queste opportunità, per cambiare concretamente le cose”, dichiara Maurizio Bernardi, presidente di Erion Packaging, cfo di BSH Spagna (Bosch and Siemens Home Appliances) e membro del Comitato dei promotori del workshop.
Per promuovere il passaggio verso un modello economico circolare, aggiunge Marica Di Pierri, direttrice responsabile di Economiacircolare.com, “la formazione e l’innovazione sono elementi dirimenti per ripensare le dinamiche attraverso cui si progetta e si produce”. Un percorso formativo con un piano integrato di attività didattiche e pratiche dove gli studenti universitari si sono confrontati con esperti del settore, addetti ai lavori e accademici provenienti dai principali enti di formazione pubblici e privati impegnati nella formazione per la transizione verso un modello di economia circolare che vanno dall’Istituto di management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, all’università degli studi della Tuscia, dall’Università degli studi di Brescia all’università di Pisa e all’Isia Roma Design.
Ai 30 partecipanti divisi in gruppi di lavoro è stata richiesta la realizzazione di prototipi di eco-pack in linea con le richieste di circolarità che oltre alla riciclabilità siano basati sulla riutilizzabilità, per lanciare modelli di distribuzione più sostenibili nel settore delle Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee). I progetti, realizzati dai team di partecipanti, sono stati poi svelati in un evento presso l’Adi Design Museum di Milano dove sono stati premiati i prototipi più innovativi: Ex-box, un packaging secondario che si riutilizza come espositore da banco, Coltipack, che trasforma gli imballaggi primari dei tablet in un micro giardino educativo, ed Expo-pallet, un parallelepipedo delle dimensioni di un pallet standard che include imballaggio primario, secondario e terziario e una volta arrivato al punto vendita si utilizza come espositore degli stessi prodotti che ha trasportato.
“Personalmente, sono convinto che la strada per fare sostenibilità debba necessariamente tener conto di tre elementi essenziali: fare sistema, promuovere la conoscenza e puntare sulle nuove generazioni. Ed Ecodesign the future possiede tutti e tre questi elementi”, conclude Bernardi.