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Chiusura anticipata e riduzione dei costi, il Mercato Centrale corre ai ripari

Il Mercato Centrale della Stazione Termini, a Roma
Il Mercato Centrale della Stazione Termini, a Roma 
Umberto Montano: "A causa del Coronavirus nelle varie città calo dei clienti tra il 30 e il 70 per cento". Rischia di slittare l'apertura della sede di Milano 
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In zona o rossa o in città senza focolai la situazione non cambia. Ovunque la paura del Coronavirus sta piegando il settore economico e il commercio nelle grandi e piccole città. Il risultato è che i clienti diminuiscono, i fatturati calano e il futuro, per chi ha un'attività di ristorazione, è sempre più incerto.
Per sopravvivere al momento di crisi dovuto al timore dell'epidemia e del contagio l'unica soluzione sembra essere quella di contenere i costi e sperare nel miglioramento della situazione, Di questo avviso è anche Umberto Montano, proprietario, all'interno delle stazioni delle varie città, del Mercato Centrale di Torino, Firenze e Roma (più quello di Milano attualmente in costruzione). Negli ultumi giorni, infatti, Montano ha organizzato una serie di riunioni con i ristoratori e artigiani del gusto presenti nelle varie strutture nel tentativo di trovare un modo per fare squadra, affrontare il momento di crisi e contenere le perdite provocate dalla dimnuzione degli incassi.

Umberto Montano
Umberto Montano 
"A Roma abbiamo perso il 50 per cento dei clienti, a Firenze il calo si attesta attorno al 70 per cento, mentre a Torino i danni sono stati più contenuti, circa il 30 per cento", ammette Montano. "Volendo usare una metafora, potremmo dire che il Coronavirus ha segnato un gol nel settore - prosegue - quello che posiamo fare è rialzarci, reagire e andare avanti".
Ma come? "Dobbiamo far calare le spese, così da compensare la diminuzione del fatturato", spiega il proprietario delle varie strutture del Mercato Centrale. Tradotto, significa che da oggi i tre spazi chiuderanno con un'ora d'anticipo, alle 22 invece che alle 23 (l'orario di apertura resterà sempre alle 8).
Grande attenzione dovrà poi essere data a rispetto delle norme igieniche e sanitarie. "Sono fondamentali per combattere il contagio da Coronavirus - ricorda Montano - e la salute dei clienti deve essere sempre la nostra priorità, soprattutto in questo momento".
Il Mercato Centrale di Torino
Il Mercato Centrale di Torino 
Nonostante l'emergenza, continuano intanto i lavori nel cantiere del Mercato Centrale di Milano che, secondo le prime stime doveva aprire l'8 aprile. "La Lombardia è una delle regioni più colpite e provate dall'epidemia - evidenzia Montano - faremo di tutto per rispettare i tempi, ma ovviamente se la situazione non si sarà normalizzata posticiperemo l'inaugurazione".
Giovedì 5 marzo comunque ci sarà una riunione tra il proprietario e gli artigiani del Mercato Centrale. Il 26 marzo sarà la volta di Torino. "Chiederemo di ridurre lo spreco energetico e il consumo di acqua e posate - annuncia la proprietà del Mercato Centrale - e a rotazione i dipendenti saranno mandati in ferie anticipate".