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Quel "colpo forte" chiamato Stinger: abbinare il cognac alla crema di menta

Quel "colpo forte" chiamato Stinger: abbinare il cognac alla crema di menta
Un cocktail di grande successo raccontato anche in diversi film di successo. E volendo c'è anche la versione con il rum. Seguici anche su Facebook
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Il nome già affascina: Stinger. Significa pungiglione ma anche, in senso colloquiale, un forte colpo. Poi c’è anche il missile americano che riassume gli estremi dei due significati. Quello di cui però oggi parliamo è il cocktail. Cinque parti di cognac e due di crema di menta bianca (Crème de Menthe), ingrediente da versare in un mixing glass con abbondante ghiaccio, mescolare e servire in una coppetta ghiacciata. Altri lo preferiscono shakerato. Come guarnizione si può usare una foglia di menta, più per una questione estetica che altro.


Perplessi sulla crema di menta? Niente affatto: la sua nota di persistente freschezza abbinata al cognac vi sbalordirà. Non a caso lo Stinger ha sedotto molto personaggi dello spettacolo ed è stato protagonista di alcune bellissime commedie. Cary Grant in  “Kiss them for me” (“Baciala per me”) del 1957 ne consuma uno dietro l‘altro con i suoi commilitoni ma anche con le bellissime Jayne Mansfield e Suzy Parker. Ma il cocktail a base di cognac è citato anche in “The Bishop’s wife” (“la moglie del vescovo”). E ancora in “High society” (“Alta società”) con Frank Sinatra e Bing Crosby, “Diamonds are forever” (“una cascata di diamanti”) con Sean Connery, “The apartment” (“l’appartamento”) con Jack Lemmon e “Gorky park” con William Hurt. Inoltre, proprio la Creme de Menthe era il drink preferito da Hercule Poirot.


Torniamo ora un po’ più indietro per scoprire quali sono le origini dello Stinger. Operazione divertente e spesso incerta, un po’ come avviene per moltissimi cocktail. In questo caso, la macchina del tempo deve viaggiare fino alla fine dell’800 quando sembra che il cocktail faccia la prima comparsa in un ricettario del 1892 di William Schmidt “The Flowing bowl”, dove vengono descritti due drink sono molto simili allo Stinger, con delle varianti di aggiunta di zucchero o di bitter e la decorazione di scorza di limone. Proprio in questi anni, infatti, si diffonde negli Stati Uniti l'uso di miscelare cognac con liquori alla menta. Secondo altri, la prima traccia scritta dello Stinger risale, invece, al 1900 e la ricetta deriverebbe dal barista J.C. O’Connor dell'omonimo cafè.


Origini a parte, il vero e clamoroso successo di questo cocktail arriva negli anni Venti, in pieno proibizionismo, dovuto alla peculiarità tipica della Creme di Menthe di coprire altri sapori e odori. Vista la cattiva qualità degli alcolici in quel momento, il successo è piuttosto comprensibile e giustificato. Successivamente, gli aviatori lo hanno scelto come favorito durante e dopo la Seconda guerra mondiale.

Oggi, come molti altri cocktail del periodo, sono in molti a riscoprirlo. Magari con qualche variante, come il rum al posto del cognac oppure nella versione più semplice servita nel bicchiere old fashioned con ghiaccio, senza bisogno dello shaker. Dopo cena, soprattutto.