Cambia la spesa nel carrello degli italiani. Non si va più al supermercato solo per comprare di tutto un po' a prezzi possibilmente bassi, alla ricerca delle promozioni e degli sconti dell'ultimo volantino. Certo, il risparmio continua a essere importante, ma sempre di più l'attenzione è rivolta alla qualità dei prodotti freschi acquistati. E alla garanzia che non solo siano buoni al palato ma che abbiano tutto ciò che occorre ad assicurare un pasto doc. Nel senso che l'origine di ogni boccone sia davvero controllata, con la trasparenza sulla provenienza degli alimenti, le certificazioni dovute e il rispetto degli standard richiesti.
Un iter che deve essere seguito attentamente, dalle prime fasi della filiera produttiva fino all’arrivo nei punti vendita. A questo proposito, Iper ha sancito un "Patto Qualità" con la sua clientela e con i suoi fornitori più responsabili.
"Dietro c’è tutta la passione delle persone che ricercano prodotti eccezionali da produttori certificati - spiega a Roberto Pozzobon, direttore acquisti freschi tradizionali dell'ipermercato - perché per noi, da quasi 50 anni, la qualità deve essere accessibile a tutti. Ispirati da questa filosofia, qui si ritrova convenienza ma anche prodotti che siamo orgogliosi di portare ai nostri clienti: buoni non solo nel gusto. Ci piace elevare la nostra proposta di freschi tradizionali con vere e proprie chicche che ci caratterizzano nel mondo della Gdo. Al momento - continua Pozzobon - la linea include referenze di macelleria, pescheria, salumi e formaggi, ma il nostro lavoro continua per arricchire questo progetto di altri prodotti che meritano il bollo che viene assegnato solo dopo rigorosi controlli e certificazioni richieste al produttore".
Si punta ad agricolture e allevamenti sostenibili e rispettosi dell'ambiente, attenti all’ecosistema e al benessere animale. Nel paniere del patto c'è il pesce, con orate e branzini allevati senza antibiotici da almeno 12 mesi, a un chilometro dalla costa ligure e solo in aree a bassa densità. Fra i formaggi due Dop: l’Asiago fresco riserva, prodotto con latte derivante da aziende agricole con certificazione Crenba (Centro di referenza Nazionale per il benessere animale), stagionato minimo 60 giorni, e il Gorgonzola dolce, stagionato minimo 75 giorni.
Non mancano i salumi con il prosciutto cotto e la mortadella da suini allevati senza antibiotici, macellati e trasformati in Italia secondo i requisiti di benessere più restrittivi rispetto a quanto previsto dai regolamenti in vigore. E poi polli, faraone, galletti e capponi alimentati con integrazione di vitamine e minerali senza grassi o farine animali. E uova con filiera italiana certificata Isp 22005, provenienti da allevamenti a terra di un fornitore bresciano (Fattoria Roberti) che ha anche avuto il premio di Good Egg 2020.