Casa Perbellini cambia indirizzo. Si sposta dalla sede storica, dove aveva aperto nel 2014 e dove dopo appena un anno dall'apertura aveva conquistato due stelle Michelin. Da piazza San Zeno, Giancarlo Perbellini trasferirà la sua cucina e la sua squadra in vicolo Corticella San Marco, in quello che è stato uno dei templi della ristorazione italiana, dove nel 1984 lo chef iniziò a muovere i primi passi come cuoco.
"Una scelta maturata nel tempo - spiega lo chef Giancarlo Perbellini - perché avevo bisogno di più spazio. Così quando con la proprietà del locale sono sorti alcuni problemi, ho fatto una pazzia. Questo per me è sempre stato un luogo meraviglioso, ma era arrivato il momento di cambiare. Ho dato disdetta del contratto e mi sono detto troverò qualcosa di nuovo per Casa Perbellini". Per un po' di tempo lo chef ha continuato a cercare il posto giusto nella sua Verona, poi un segno del destino. L'ha descritta così, quasi con le lacrime agli occhi, la scelta di una nuova fase della sua carriera.

“Una sera, mentre passeggiavo con mia moglie Silvia in centro, passando davanti al ristorante “12 Apostoli” abbiamo avuto entrambi lo stesso pensiero e ci siamo detti “questo sarebbe il luogo ideale per la nostra Casa più grande”. E il destino ha voluto che il giorno dopo ricevessimo la telefonata di Antonio, il figlio di Giorgio Gioco.” - dichiara Giancarlo Perbellini - “Chi conosce la mia storia professionale e la storia gastronomica di Verona sa benissimo che cosa ha rappresentato il ristorante 12 Apostoli per me e per questa città. Di fronte a questa possibilità, non ho avuto dubbi: è la "Casa" che ho sempre sognato. Ed è proprio vero, se puoi sognarlo puoi farlo, e sono convinto che nulla arrivi per caso”.
Il locale sarà presto interessato da un importante restyling architettonico, studiato per valorizzare gli ambienti, in linea con il concept di “Casa Perbellini”. “Questa per me e per la mia squadra rappresenta una nuova sfida. - afferma Giancarlo Perbellini - Tutti i limiti strutturali che mi hanno sempre impedito in qualche modo di esprimermi al cento per cento non ci saranno più. Arricchiremo il ristorante di ulteriori spazi e creeremo un benvenuto dedicato all’accoglienza degli ospiti. Prevediamo anche una sala a uso esclusivo per eventi privati. Guadagneremo circa 10 coperti e allargheremo la brigata. La cucina resterà a vista. In tavola, oltre al menù degustazione, introdurrò anche una Carta, come al Trussardi di Milano, e non mancheranno omaggi rivisitati alla cucina di Giorgio”.

Lo chef ha anche messo su carta tutta l'emozione che accompagna in questa decisione, in questa svolta che l'entourage ha definito storica. "Casa Perbellini diventa grande - scrive -, tutti i limiti strutturali che mi hanno sempre impedito in qualche modo di esprimermi al cento per cento, da domani non ci saranno più. Una nuova sfida per me e la mia squadra, non un’avventura. È quel brivido alla schiena che adoro, perché so di dare il meglio quando sono sotto pressione. Il “12 Apostoli” arriva nel momento più maturo della mia carriera di cuoco".