A Milano il primo ristorante che regala il pranzo se ci si alza da tavola oltre 40 minuti. Frenesia milanese, qualcuno può pensare che si tratti di un'iperbole, un'esagerazione della realtà, ma chi abita a Milano sa quanto questa frase possa essere vera, soprattutto in pausa pranzo. Perché nella città più dinamica d'Italia (anche per le nuove aperture e chiusure) ogni minuto perso per la lentezza del servizio o per la caoticità di un locale, fa la differenza nella scelta della pausa dell'una. Che è un'ora precisa, e spesso anche meno nei periodi più caotici, tanto che molti preferiscono portarsi la cosiddetta schiscetta da casa, o mangiare davanti al pc. E quindi per chi sceglie di uscire con i colleghi, la tempistica del servizio è importante. Lo hanno capito subito due ragazzi giovani Giuseppe Russo e il socio e chef Pierandrea Leon, trentenni, che hanno aperto da neanche 6 mesi Maccheroni in via Carlo Pisacane al 47, in zona Porta Venezia a Milano.

Qui si trovano piatti semplici della cucina della tradizione come la pasta al sugo con passata di pomodoro, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, i tortellini in brodo, i rigatoni all’amatriciana, le polpettine al sugo, la cotoletta alla milanese, il caciocavallo impiccato, la parmigiana di melanzane, con qualche accenno alla provenienza dei due titolari, Roma e la Lucania.

Se sono più di 40 minuti non si paga il pranzo

“Se non si mangia entro un totale di 40 minuti cronometrati non si paga” ecco la promessa. Da quando si entra al momento in cui viene servito il caffè. Una trovata che ha dato grande eco a questa apertura di cucina casalinga da quando, tre mesi fa, Russo e Leon hanno voluto lanciarsi in una sfida, quella che, in qualsiasi momento della settimana si entri da Maccheroni, ci si possa alzare soddisfatti nel tempo di una pausa pranzo da ufficio.
Il pubblico? “Sicuramente tanti lavoratori e persone che abitano nel quartiere, molti giovani, attratti dalla promozione sui social. Le persone vengono perché con questa promessa si sentono rassicurati, non tarderanno a rientrare al lavoro, e sicuramente non lo faranno con l'ultimo boccone sullo stomaco. Altrimenti per loro sarà tutto gratis. E finora abbiamo mantenuto sempre la promessa” raccontano i titolari.

Quando il conto lo decide la ruota della fortuna
Ma Maccheroni non è l'unico ristorante estroso. A Milano un altro ristorante aperto da meno di tre mesi in via Moscova, Il Pazzo, dà la possibilità di mangiare gratis affindadosi alla fortuna. Un'esperienza goliardica ideata da dei campani, dove il nome del locale prende ispirazione del numero 22 della Smorfia. La sorte potrebbe farvi vincere uno buono di 10 euro da spendere nella successiva cena, con il pegno di baciare un cameriere, liquori omaggio, oppure degli sconti se si riesce a mangiare (prima di cena) una merendina in 30 secondi, fino a vincere la cena per tutto il tavolo. Ma se siete sfortunati vi toccherà lasciare 20 euro di mancia per i camerieri, oppure, con un fine più nobile, dovrete fare una donazione a un ente benefico. Anche il questo caso l'idea parte da un giovane imprenditore, Giovanni De Vivo, che apre Il Pazzo a 31 anni con l'idea che il servizio diventi parte integrante dello show. E ogni piatto viene servito con la stessa regia “teatrale” e impiattato direttamente al tavolo.