Le chiamano le isole minori, ma sono loro che arricchiscono il mar Mediterraneo: sono le Egadi, a nove miglia da Trapani e a sette da Marsala. La più grande è l’Isola di Favignana, una delle mete turistiche più gettonate della stagione estiva e non solo, tra colori di mare che virano dal celeste, al verde acqua, al blu. Di questi colori si vestono vicoli e strade emanando una luce quasi magica. Profumi e sapori di mare si espandono dalla piazza alle strade principali. Mangiare bene si può, cercando il posto giusto e il menù desiderato senza mai trascurare il fascino del luogo che trasuda storia.
Un esempio è la Tonnara di Favignana, la cui zona di rimessaggio è stata protagonista di una recente opera di riqualificazione. L’opera si chiama Camparìa ed è raggiungibile da mare e da terra. Dall’area museale ai libri dedicati al passato, alla bottega che offre una selezione di oggetti, cosmetici e accessori di design, fino a un aperitivo al Camparìa Lounge, il bar del mare che sorge sull’ex rimessaggio. Si tratta di un locale trasversale, aperto tutto il giorno, dalla prima colazione (rigorosamente salutare) al light lunch a base di pesce o vegetariano e infine per un aperitivo o after dinner, spaziando tra la carta dei vini e le creazioni del mixologist. Tra le tappe dei food lovers e soprattutto per chi ama il cous cous, c’è La Pinnata, un luogo familiare con la cucina ad opera di Mamma Rina con possibilità di scegliere tra un tagliere di salumi formaggi e altre leccornie. E, per gli amanti del cous cous (davvero notevole!) proposto solo in determinati giorni. Buono anche lo spaghettone con bottarga di tonno
Sul versante centro Sud dell’isola, meta immancabile per i wine lovers è Tenuta di Calamoni, la tenuta della nota azienda Firriato gestita dalla famiglia Di Gaetano. Qui il vigneto, il primo in produzione in tutte le Egadi, dona caratteristiche organolettiche più che rappresentative del territorio. Favinia La Muciara è il vino che nasce da un blend di di Grillo, Catarratto e Zibibbo coltivate nel vigneto di Calamoni. Sono uve che rispecchiano il territorio, con le sue brezze marine, l’esposizione al sole e il terroir nella sua interezza. Un vino fresco che coniuga, l'aromaticità dello Zibibbo, il carattere del Catarratto e l’eleganza del Grillo in un solo sorso, con tocchi fruttati, floreali e sapidi. Dal produttore al consumatore Cibo, chiacchiere e vino offre piatti preparati con un’attenta selezione di materie prime molte delle quali come miele, olio, farine, pasta e vino sono prodotti dall’azienda agricola della stessa gestione: Azienda Agricola Biologica Terre del Favonio. Si può scegliere tra un pranzo veloce con un’offerta che varia dalla caponata al tortino burro e acciughe alle busiate alla Trapanese o proposti nelle diverse varianti.
A dieci minuti di aliscafo c’è la più selvaggia e sicuramente più incontaminata isola di Marettimo con le sue affascinanti grotte, cale e i suoi 12,3 chilometri di bellezza naturale e non solo. Ideale e con una formula easy è La Cambusa, meta indicata soprattutto per chi ama la carne. Si potrà scegliere direttamente al bancone la preferita, nonché pezzi di rosticceria (anche take-away) e poi ancora salumi e formaggi siciliani, con ampia scelta ad esempio tra le Dop, come il Pecorino siciliano e la Vastedda del Belice. È il posto ideale anche per una birra defaticante post giornata al mare o un aperitivo. La Scaletta che si trova al centro di Marettimo, propone sia piatti a base di pesce e anche alcune specialità di terra. Il caffè di riferimento dell’isola è Caffè Tramontana, che quest’anno si è rifatto il look per ospitare tutti i clienti, nuovi e aficionados. Da assaggiare i cornetti e le proposte salate per la colazione e anche i piatti serviti per l’aperitivo come il cous cous di pesce e da provare il carpaccio di pesce spada. Senza trascurare la vista che dà sul porto vecchio. E per gli amanti del pesce non è finita. C’è Al Carrubo, dove si possono gustare ottimi crudi di pesce come la ricciola alla mediterranea oppure l’Aluzzo marinato su insalatina di stagione. Spazio anche ai primi come le busiate o gli spaghetti al nero di seppia.