Giulia Ramelli, la maestra di sci travolta da una valanga a Cortina e morta in ospedale
La giovane 34enne è stata trovata dai soccorritori sotto due metri di neve: troppo gravi le ferite riportate, è deceduta nella notte
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Erano le 16 di mercoledì 11 gennaio. Giulia Ramelli, maestra di sci veneziana di 34 anni, si stava dedicando a una delle sue passioni, lo sciaplinismo, assieme all’amico Piero Paccagnella, 50 anni, anche lui veneziano. Erano tra Ra Gusela e il rifugio Nuvolau a Cortina, quando si è staccata una massa nevosa con un fronte di un centinaio di metri e un’altezza di una cinquantina: Paccagnella è rimasto parzialmente fuori dalla neve e ha potuto chiamare i soccorsi, ma Ramelli è scomparsa dalla vista dell’uomo.
I soccorsi l’hanno trovata in gravi condizioni sotto due metri di neve e la giovane è deceduta nella notte in ospedale: ricoverata al Ca’ Foncello di Treviso, le ferite riportate erano troppo gravi e per Giulia non c’è stato niente da fare.


Per entrambi la montagna e la neve fresca erano pane quotidiano. Ramelli, laureata in Economia all’università Ca’ Foscari di Venezia, sciava da tutta la vita: il suo nome compare nelle classifiche della Federazione italiana, tra slalom e slalom gigante, soprattutto a passo San Pellegrino e a Falcade, ma anche sulle piste di Bormio.

Nel 2007, l’ultima competizione sugli sci e la scelta di fare di quella passione una professione: da atleta era diventata a maestra. Due anni dopo, nel 2009, è diventata allenatrice federale di secondo livello, qualifica “Allenatore STF II°, Insegnamento in inglese”, come riporta il suo profilo sul sito della scuola sci di Cortina. Accanto alla scheda di Giulia, la sua foto: braccia conserte, sorride in camera, come chi ha il privilegio di fare ciò che ama come mestiere.
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