Quando Dobby è stato adottato era anziano e malato. DI lui si sono presi cura i volontari dell'Oipa che gli hanno dato prima un riparo e poi gli hanno trovaro una famiglia dove vivere felice. La sua storia è il simbolo di tanti altri cani costretti a vivere al limite della sopravvivenza in strutture iperaffollate del Sud Italia o provenienti da altre situazioni difficili e vorrebbero avere una seconda possibilità. Dal suo nome è nato il progetto "Amici di Dobby" dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Milano che dal 2021 a oggi è riuscita a trovare una famiglia per gli ultimi degli ultimi a quattro zampe.
«Il nostro progetto vuole trovare una famiglia a quei cani adulti o anziani che, dopo anni di detenzione, diventano dei veri e propri invisibili, offrendo loro la speranza di una vita in famiglia che li riempia di amore e cure», spiega la delegata Oipa di Milano, Francesca Collodoro. «Gli “amici di Dobby” sono prevalentemente soggetti provenienti da esperienze di vita negative ma che conservano la capacità di guardare il mondo con fiducia e positività».
Sono sei i cani che in questo momento sono ancora in rifugio e che cercano casa, di cui due di un clochard che li ha ceduti poiché non se ne poteva più occupare gli altri arrivati dalla Sicilia. Uno di loro, Pluto, è un simil-beagle tripode cui hanno mozzato la zampa. «È stato trovato a Partanna (Trapani) con un arto mozzato; i volontari dell’Oipa locale lo hanno aiutato facendolo operare ma, visto che al Sud non vi sono adozioni per questi cani, lo abbiamo preso noi in modo che il suo bel musino faccia breccia nel cuore di qualcuno», racconta la delegata.
Al loro arrivo i cani sono accolti in strutture adeguate alle loro esigenze: luoghi di transito dove, affiancati da uno staff di professionisti cinofili seri e competenti, sono seguiti con un piano mirato e individuale che gli consente di acquisire socievolezza e competenze per vivere nel mondo, nonché con un percorso preadozione per il corretto inserimento in famiglia.
«Al momento dell’adozione, per ogni famiglia è previsto un percorso di conoscenza con il cane, che ne garantisce il corretto inserimento nel nuovo ambiente», continua Collodoro. «Offriamo inoltre supporto nei rari casi di necessità o di comportamenti imprevisti». Questo progetto dell’Oipa punta inoltre a diffondere una cultura cinofila tra i proprietari di cani, e soprattutto tra coloro che ne vogliano adottare uno, per contrastare il fenomeno dell’abbandono.
Per scoprire chi sono i cani in cerca di una casa clicca qui. Per informazioni, per aiutare il progetto o per adottare uno dei cani, ci si può rivolgere a Francesca Collodoro, delegata Oipa Milano: milano@oipa.org, tel. 3467032533
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