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Star di oggi e domani, è il nuovo volto di un noto brand cosmetico: il futuro sorride a Miss Gadon
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3 minuti di lettura
Foto courtesy of Giorgio Armani Beauty
Foto courtesy of Giorgio Armani Beauty 
Per Milano è un periodo speciale. È partito l’Expo e con questo è ripartita anche la città. Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo e una buona ragione per festeggiare. "È la mia prima volta", dice Sarah Gadon, anche lei qui per un party celebrativo: quello per i 40 anni di attività di Giorgio Armani e l’apertura del suo Silos. "E voi siete i primi con cui parlo di una novità: diventare il nuovo volto del make up Armani". Classe 1987, cresciuta guardando i red carpet del Festival del Cinema nella sua Toronto, Miss Gadon è uno dei talenti in ascesa dello showbiz: musa prediletta di David Cronenberg (con cui ha recitato in A Dangerous Method, Cosmopolis e Maps to the Stars), nota al pubblico anche per The Amazing Spider-Man 2 e Dracula Untold. Una polite Canadian, come ama definirsi per schermirsi un po’. Non solo educata, anche di una gentilezza leggera. E spesso sorridente. "Sono felice. Come potrei non esserlo?"
 
In questi giorni è al cinema, in Inghilterra, in A Royal Night out. Com’è stato interpretare una giovanissima  Elisabetta alla fine della Seconda Guerra Mondiale?
"È un film molto divertente. E il racconto di una notte speciale: quella in cui si festeggiò la fine della guerra e la vittoria. Le due principesse, Elisabetta e Margaret (Emily Watson, ndr), partecipano alle celebrazioni. In un susseguirsi di avventure e pericoli da romanzo. Com’è la mia Elisabetta? Sognatrice, data l’età. Ma già molto determinata".
Ha detto che è anche un film “familiare”. Perché?
“L’esperienza del set, la festa a Trafalgar, mi hanno toccata. I miei nonni parteciparono alla guerra, fra aviazione e marina, e in quella notte di festa erano lì. Immaginare cosa abbiano pensato loro e tutta la gente in piazza è stato emozionante”. 
Da Michael Fassbender a Robert Pattinson ha recitato con gli attori più amati dalle fan. Presto la vedremo accanto a Jamie Dornan...
“In The 9th Life of Louis Drax: thriller psicologico, fra fantasie infantili e realtà. Progetti futuri? Tanti, per fortuna. Ma se dovessi scegliere due registi con cui lavorare direi J.J. Abrams e qui in Europa il vostro Luca Guadagnino”.
Restando ai registi, di Cronenberg cosa pensa?
“Io amo David. Gli devo moltissimo. Mi ha cambiato la vita e la carriera, come solo un mentore può fare”.
Ha appena 27 anni, ma ha iniziato a lavorare giovanissima. Che tipo di bambina era Sarah Gadon?
Piena di energia, amavo la vita. Una vera go-go-go... Andavo a scuola, ballavo (nel National Ballet del Canada, ndr), ero sempre curiosa di fare qualcosa di nuovo. I miei genitori non mi hanno mai ostacolata, piuttosto hanno cercato di trasmettermi un senso di equilibrio. Così anche se ho iniziato a lavorare presto per la tivù, già a 10 anni, non ho mai trascurato lo studio o l’investimento su me stessa. Cerco di impegnarmi solo su progetti che trovo stimolanti e mi facciano crescere ancora un po’”.
Torniamo a oggi. Cosa significa diventare il nuovo volto make up di un marchio come Armani?
“Per me questo brand rappresenta raffinatezza e lusso. E ne ho avuto conferma arrivando qui a Milano, nel mondo Armani. Questo ruolo da testimonial è quindi un privilegio. E un sogno. Io il suo make up lo usavo già, sullo schermo e fuori. Diventarne 'la faccia' è quindi una cosa straordinaria”.

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Come vive la moda Miss Gadon?
“Come una cosa che incrocia il mio lavoro di attrice. Una cosa bella e importante. Fra set e red carpet mi sono abituata a indossare capi magnifici. E sono una fanatica delle scarpe”. 
C’è un aneddoto che vuole raccontarci?
“L'anno scorso, al Festival di Cannes. Ci crediate o no sono arrivata senza un vestito per la prémière. A un certo punto ho iniziato ad andare nel panico. Così sono entrata da Armani, dalle parti della Croisette, e ho salvato i miei giorni francesi”.
Cos’è per lei la bellezza?
“Qualcosa di molto individuale. Personalità, eleganza, colori. Quando viaggio, per esempio, io la trovo nelle città, nella gente che incontro, nelle culture da scoprire. Poi, certo, ho le mie icone: Grace Kelly, un’ispirazione. E Isabella Rossellini, poesia e lato artistico accanto a una bellezza speciale”.
Ama la società in cui vive?
"Penso che viviamo in un tempo in cui molte cose, che ieri non lo erano, oggi sono possibili. Vorrei soltanto che le persone si concedessero il lusso di essere più pazienti verso se stesse e soprattutto più tolleranti verso gli altri. Io di mio contribuisco ogni anno alla lotta per i diritti della donne”.
Oggetti feticcio o della memoria?
"Le polaroid, continuo a farle in viaggio. Conservo quelle di un weekend d’amore a Parigi. O con mia madre a Londra”.
Cosa c’è in un suo pomeriggio libero?
"Intanto deve esserci il pomeriggio libero. Scherzi a parte, guardo tanti film. In casa o al cinema, a Toronto ce ne sono di bellissimi. Mi piace cucinare: per gli amici faccio i cupcakes. E ballare, ho bisogno di essere in movimento”. 
Sport preferito?
"Che domande, sono una canadese: l’hockey!”.
Infine: un segreto per noi, che non sarà più segreto...
"Vorrei tornare qui in Italia per le vacanze. Avete cibo fantastico, persone divertenti e... scarpe bellissime”.