In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, torna nelle sale un film che induce a riflettere su quanti significati abbia l'essere donna e che ricorda quante bambine, ragazze, giovani donne o adulte vivano situazioni diverse, in tutto il mondo. Si tratta di Woman, "documentario globale sulla donna", co-diretto dalla realizzatrice e giornalista franco-ucraina Anastasia Mikova assieme al collega Yann Arthus-Bertrand. 

Presentato in selezione ufficiale alla Mostra del cinema di Venezia nel 2019, Woman raccoglie le testimonianze di duemila donne da cinquanta Paesi in fatto di matrimonio, sessualità, lavoro, scuola e diritti negati. E torna al cinema, in tutta Italia, in occasione dell'8 marzo.

Le storie delle intervistate sono varissime, spesso è difficile trovare un comune denominatore, se non nella bellezza dei ritratti che vi mostriamo qui nella loro versione 'fotografica'; a ognuno corrisponde una vita che il documentario racconta e analizza. Talvolta, le storie danno voce a una cultura o a una confessione religiosa. Altre, sono racconti toccanti di fenomeni dolorosi e molteplici forme di violenza e soprusi, dalla prostituzione giovanile agli attacchi con l'acido fino a qualsiasi tipo di percossa e maltrattamento; di povertà e sottomissione; di matrimoni forzati e spose bambine, o anche di disabilità.

Quello che però mette d'accordo tutte le storie di Woman è la forza e l'unicità che anche nelle situazioni più tragiche sprigiona dall'essere donne, consapevoli dei propri diritti. E, grazie ad iniziative come il film di Anastasia Mikova, lo si può gridare al mondo, sentendosi parte di una comunità unica e inossidabile.

In alcune sale italiane, il film sarà distribuito già nelle giornate precedenti la ricorrenza dell'8 marzo.