Con la questione della nuova immagine della segretaria del Pd Elly Schlein, la parola Armocromia è stata messa al centro del dibattito pubblico. Da alcuni accolta come "una novità", cosa che tuttavia non è affatto. "È una disciplina che può rivoluzionarci la vita, non solo l’immagine, è il primo passo di un processo più ampio che riguarda noi stessi", spiega Rossella Migliaccio, napoletana di nascita e milanese di adozione, consulente d’immagine che già attorno al 2010 ha portato per prima, in Italia, l'idea che ognuno avesse dei colori capaci di valorizzare la propria immagine. E che su questo ha lavorato "con consulente a privati, poi ad aziende e infine aprendo l'Italian Image Institute", primo istituto italiano dedicato esclusivamente a questa disciplina.
"Lo scopo è quello di individuare la gamma di colori più armonica per ognuno a partire dal mix di tre elementi: pelle, occhi e capelli. Una consulenza d'immagine inizia quindi dall'analisi di quattro variabili individuali: il sottotono, il valore cromatico, il contrasto e l’intensità, per determinare l’appartenenza ad una delle cosiddette “stagioni armocromatiche”.
Cosa è l'armocromia e perché è utile
Perché l'abbinamento di un maglione color giallo canarino su gonna color ottanio sta bene a qualcuno, ma non a me? La risposta risiede nell’armocromia: non tutti i colori stanno bene sui diversi tipi di pelle. L’Armocromia è il primo step della consulenza di immagine, ed è una disciplina scientifica che permette di individuare la palette cromatica ideale per ciascuno di noi, ovvero i colori che ci valorizzano, attraverso l’analisi della combinazione di pelle, occhi e capelli.
Identificare la propria palette di “colori amici” è fondamentale sia nella scelta di abiti e accessori, ma anche della giusta colorazione di capelli e delle nuances più valorizzanti in fatto di make-up, come si legge anche nella guida "Armocromia, il metodo dei colori amici che rivoluziona la vita e non solo l’immagine" (Vallardi Editore, 2019).

Come funziona un test di Armocromia
L’Armocromia divide le persone in quattro macrocategorie, chiamate con i nomi delle quattro stagioni: ogni stagione viene identificata dai colori che la natura assume in quel periodo dell’anno, quindi per esempio l'Inverno ha colori freddi, profondi e piuttosto contrastati, mente l'Estate ha colori sempre freddi ma più soft e delicati. La stagione Autunno ha nuance calde, profonde e ambrate come i colori della terra mente la Primavera presenta colori sempre caldi, ma più radiosi e brillanti.
SCOPRIRE IL SOTTOTONO Il primo passo è stabilire il sottotono e attenzione, perché "un errore molto comune è associare le persone dai colori scuri (per esempio con i capelli neri o castani) ai colori caldi e le persone dai colori chiari (per esempio con i capelli biondi o ramati) ai colori freddi", spiega Migliaccio. "Non c’è nulla di più sbagliato, perché il valore (chiaro o scuro) e il sottotono (freddo o caldo) sono due variabili indipendenti".
LA PROVA DEL VERDE Una volta stabilito il sottotono, si passa alla misurazione dell’intensità attraverso i drappi verdi delle due stagioni dal sottotono corrispondente: se il sottotono è freddo, si proveranno il verde smeraldo dell’Inverno e il verde salvia dell’Estate. Se al contrario il sottotono è risultato caldo, si proveranno il verde oliva dell’Autunno e il verde bandiera della Primavera.
Incrociando il sottotono (freddo o caldo) e l’intensità (alta o bassa), si otterranno quattro variabili, che corrispondono alle quattro stagioni:
Inverno: sottotono freddo e intensità alta
Estate: sottotono freddo e intensità bassa
Primavera: sottotono caldo e intensità alta
Autunno: sottotono caldo e intensità bassa
I SOTTOGRUPPI Una volta scoperta la stagione di appartenenza, si deve capire se la persona appartiene alla stagione assoluta, oppure a un sottogruppo. Nel caso delle stagioni fredde, per esempio, l’Inverno potrà essere:
Inverno assoluto
Inverno bright (brillante)
Inverno cool (freddo)
Inverno deep (profondo)
IL CONTRASTO CROMATICO Una volta stabilita la stagione (e, dove presente, il sottogruppo) di appartenenza, eccoci all’analisi del contrasto cromatico. Passando sotto al volto della persona 2 drappi, uno a righe bianche e nere e l’altro a righe bianche e grigie, scopriremo se i suoi colori hanno contrasto alto o basso. Informazione utile quando si parla per esempio di make-up oppure di hair color: permette infatti di stabilire se un rossetto rosso intenso sia particolarmente adatto e valorizzante per quell’incarnato o se sia eventualmente il caso di scurire la colorazione dei capelli.
Come e quando nasce l'Armocromia
“I benefici di questa scienza, poiché la scelta dei colori si rifà ad un criterio oggettivo e non al semplice gusto personale, sono stati studiati e messi in pratica sin dagli anni ’30 del Novecento dalle costumiste di Hollywood: è interessante vedere come, palette alla mano, le star del cinema indossino sempre i colori più valorizzanti sul set, salvo concedersi qualche eccezione nelle scene in cui il personaggio è infelice, in disgrazia o alle prese con una malattia”, racconta Migliaccio. “In America e nei paesi anglosassoni, la professione è tornata in auge negli anni ’80: affidarsi a una consulente di immagine per ricevere la propria palette cromatica era comune e 'indispensabile' come avere un parrucchiere o un salone di bellezza di fiducia".
E in |talia? "Il fatto che i politici abbiano un esperto di immagine non è una novità. La novità è che non si ha più timore di ammetterlo. Berlusconi è stato l'esempio più lampante, ma anche l'unico di cui si sia parlato. Oggi non è un segreto che l'abbigliamento di un politico venga studiato a tavolino - vedi la t-shirt di Zelensky - e anche una leader sinistra non ha problemi ad ammetterlo".
Chi fa consulenze (serie) di Armocromia e quanto costa
Di Armocromia può occuparsi solo un consulente di immagine che abbia seguito un percorso di studi utile a comprendere le basi tecniche e teoriche della materia. L'offerta formativa non manca; per esempio Armocromia Foundation, il primo corso di Armocromia nato in Italia, dura tre giorni e prevede un periodo di tutoring di un mese per l'avviamento alla professione.
Tutti possono fare un corso per capire a quale macrocategoria si appartenga, anche qui l'offerta è varia e parte da un minimo di 600 euro, ma questo non vuol dire poter impiegare quanto appreso su altri e farne una professione. Attenzione quindi perché la consulenza di un esperto di Armocromia non si trova in un negozio, e non costa poco. Alcuni addetti alle vendite vengono formati per offrire piccole sedute di Armocromia e aiutare nella scelta dei prodotti in negozio, ma è cosa ben diversa da una consulenza di immagine armocromatica professionale.

L'Armocromia è green
Sapere quali colori ci valorizzano, aiuta a razionalizzare lo shopping e indirizza a un consumo più mirato e responsabile: "una palette coerente snellisce l’armadio - conferma la consulente d'immagine - perché quando all’interno del guardaroba tutto si abbina con tutto, la mattina diventa più semplice vestirsi, e per negozi fare compere è più semplice; il risultato sarà sempre un look vincente. Amo spesso descrivere un armadio in palette come un coro: se le voci sono in armonia tra loro, non importa quante sono, perché saranno sempre intonate; viceversa, se le voci e i colori non vanno d’accordo tra loro, per quante poche siano, stoneranno sempre”, commenta Migliaccio.
L'Armocromia promuove il self empowerment
Come? “I colori giusti esaltano e fanno apparire più radiosi, illuminando il viso e minimizzando possibili imperfezioni e zone d’ombra", ci dice Migliaccio. Imparare a valorizzarsi attraverso la palette più corrispondente alle caratteristiche individuali, vuol dire abbandonare gli schemi preimposti. È questa la formula dell'Armocromia: mettere al centro le persone, ognuna con la sua unicità, e attraverso i colori far risaltare i punti forti, in linea con un più ampio discorso che promuove l'accettazione e l'amore per il proprio corpo.
"Grazie all'Armocromia, chiunque di noi può tornare ad essere protagonista, forte della propria unicità" spiega ancora l'esperta. "Non si tratta più di doversi adeguare ai trend, ai preconcetti legati all'età o al genere, ma di decidere con consapevolezza cosa ci valorizza di più. L'Armocromia infatti non tende a dirci cosa ci sta male ma cosa ci sta meglio, spingendoci al di là della nostra zona di comfort, del nero, del grigio, per esplorare nuove sfumature e risplendere".
L'armocromia è anche per il make-up
L'Armocromia accomuna le sfere della moda e della bellezza: scoprire quali siano le nuance più appropriate per ognuno di noi, aiuta infatti anche a orientare le nostre scelte in fatto di make-up (meglio un ombretto oro o uno argento?) in base allo studio della stagione armocromatica cui si appartiene, e così anche il colore dei capelli che incorniciano il nostro volto. Alcuni truccatori vengono formati per offrire piccole sedute di 'Armomake-up' e aiutare nella scelta dei prodotti in negozio.