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Boom di contatti per le usl venete

Corsa a prenotare i vaccini per ottenere il Green pass

Su 160 ricoveri dell’ultima settimana 144 riguardano persone non immunizzate Ad Auronzo oggi la Lazio di Lotito farà la profilassi con la Usl 1 Dolomiti

Albino salmaso
2 minuti di lettura

venezia

Il Green pass ha fatto esplodere l’amore per il vaccino, con 20 mila prenotazioni al giorno. Un boom clamoroso. Pfizer, Moderna o Astrazeneca non fa differenza e dopo la prima dose c’è fretta per ottenere subito la seconda e caricare il certificato sull’app Immuni. Altrimenti non si esce di casa. Intanto ci si arrangia con il pezzo di carta. Se dall’11 al 14 luglio l’incremento di persone vaccinate era di 6– 7 mila al giorno, tra giovedì e ieri si è registrato un boom con 13 mila e 20 mila prenotazioni. Merito di Draghi e di Figliuolo? No comment.

Il giro di vite varato da Palazzo Chigi con la velocità della luce ha introdotto anche nel Belpaese la cura Macron, coniugata con meno enfasi di Parigi e in due tempi: dal 6 agosto Green pass per entrare nei ristoranti, in piscina, palestra, al cinema e ai concerti. Tra qualche settimana arriverà il bis con le norme per i trasporti.

Più che le chiacchiere contano i numeri, che fotografano la psicologia di massa di fronte alla variante Delta che incute paura, dopo le “follie” del trionfo agli Europei di calcio, che Zaia sottolinea con un gesto esemplare. Mostra il cartello con un numero: 669. Sono i positivi delle ultime 24 ore, costituiscono dell’1,79% su 38.628 tamponi effettuati. «È l’effetto assembramento degli Europei, ci sono focolai ovunque. Asiago è uno degli epicentri».

Per difendere Salvini che ha incassato una sonora sconfitta su tutta la linea, dice di essere pronto a difendere la libertà di tutti e sposta l’analisi: «Siamo in grado di garantire i vaccini? A me sembra che ne manchino perché c’è l’assalto alla diligenza».

Le perplessità sono cadute dopo il via libera al Green pass e il presidente del Veneto allarga l’analisi alle misure introdotte da palazzo Chigi. I parametri per restare in zona bianca, gialla o rossa sono cambiati con il congelamento dell’Rt e fino al 6 agosto vige il regno di “liberi tutti”. Poi scatterà il semaforo. Se l’indice dei contagi è decisamente fuori controllo con la soglia di 50 casi ogni 100 mila abitanti già ampiamente superata, la linea Maginot è rappresentata dal tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ospedalieri. Si entra in fascia gialla con oltre il 10% di rianimazioni occupate: tradotto in numeri significa che l’allarme scatta a 100 ricoveri e a 900 posti letto occupati sui 6 mila disponibili (15%). In terapia intensiva oggi ci sono 18 malati Covid e altri 242 in area non critica. Quale strategia adottare per restare in fascia bianca tutto agosto?

«Bisogna evitare assembramenti e portare la mascherina all’aperto quando si è in gruppo» ripete il presidente Zaia. Il suo appello è rivolto ai ragazzi dai 17 ai 22 anni, che registrano un boom di casi asintomatici con il rischio di contagiare i genitori e i nonni. La variante Delta, che arriva dall’India, è ormai prevalente con 226 casi su 280 e non resta che vaccinarsi.

Fate attenzione a queste cifre: su 160 ricoveri dell’ultima settimana 144 riguardano persone mai vaccinate e le altre 16 hanno una sola dose. I 16 letti di terapia intensiva sono occupati da “no vax” e quindi non resta che mettersi in fila e prenotare Pfizer, Moderna o Astrazeneca come profilassi salva-vita. Basta con i dubbi.

Un segnale importante arriva dal calcio: la Lazio in ritiro ad Auronzo di Cadore oggi vaccinerà tutti i giocatori e lo staff biancoceleste del team di Claudio Lotito.

Ultima frontiera: gli studenti e i professori, per garantire il ritorno a scuola in sicurezza a settembre. L’assessore Manuela Lanzarin ha ribadito che 80 mila prof, bidelli e amministrativi sono già vaccinati, ne mancano altri 20 mila ed entro settembre si può garantire l’immunità a tutto il personale. A patto che ci sia una corsia preferenziale senza tagli alle forniture dei vaccini. Fino a settembre si può contare su 200 mila dosi. Basteranno? —



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