Padova, riparato il grande rosone della Basilica di Sant’Antonio
Era rimasto danneggiato dalle raffiche di vento ed era stata notata la presenza di acqua infiltrata
Elvira Scigliano
I controlli sullo stato di conservazione del rosone
Si sono conclusi i lavori per la sistemazione del grande rosone della facciata settentrionale della Basilica del Santo. I restauratori sono saliti intorno ai 30 metri per fare le verifiche. Scoprendo che alcune aree non erano perfettamente coese e che il telaio, che tiene insieme i « rulli » circolari, ovvero i tipici vetri rotondi, era deformato. Quindi i restauratori sono intervenuti per alcune stoccature reversibili tra i piombi e le vetrate, i punti più esposti alle infiltrazioni.
L’origine dei problemi sembra dovuta infatti proprio agli agenti atmosferici (soprattutto il forte vento) registrati qualche mese fa: da quel momento infatti era stata notata la presenza dell’acqua infiltrata.
Sono intervenute due grandi piattaforme aeree con braccio estensibile. I mezzi speciali hanno lavorato sia all’interno che all’esterno della chiesa, con l’obiettivo di arrecare meno disturbo possibile ai fedeli e ai turisti. Per controllare anche il lato interno del rosone è stata utilizzata una piattaforma aerea mossa elettricamente per evitare rumori e vibrazioni. Un lavoro chirurgico che non ha mai fermato la visita dei fedeli alla Tomba del Santo, nemmeno durante i lavori.
L’intervento è stato disposto con grande urgenza dalla Delegazione Pontificia nell’ambito della tutela del complesso antoniano in coordinamento con la Soprintendenza.
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